Roma, 25 ott. (askanews) – TS Edizioni pubblica, anche in formato e-book, I miei santi. In compagnia dei giganti della fede di papa Benedetto XVI (Joseph Ratzinger), a cura di Paola Carelli.
Nell’introduzione leggiamo: “Che cosa vuol dire essere santi? Chi è chiamato ad essere santo? Spesso si è portati ancora a pensare che la santità sia una meta riservata pochi eletti… La santità, la pienezza della vita cristiana non consiste nel compiere imprese straordinarie, ma nell’unirsi a Cristo, nel vivere i suoi misteri, nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi comportamenti. La misura della santità è data dalla statura che Cristo raggiunge in noi, da quanto, con la forza dello Spirito Santo, modelliamo tutta la nostra vita sulla sua”.
Con queste semplici constatazioni, espresse in un’udienza generale il 13 aprile 2011, Benedetto XVI ha per sempre demolito il mito di una santità martire, eroica e irraggiungibile, riportandola alla semplice quotidianità delle Beatitudini evangeliche.
Riprende l’introduzione: “Ma rimane la questione: come possiamo percorrere la strada della santità, rispondere a questa chiamata? Posso farlo con le mie forze? La risposta è chiara: una vita santa non è frutto principalmente del nostro sforzo, delle nostre azioni, perché è Dio, il tre volte Santo (cfr Isaia 6,3), che ci rende santi, è l’azione dello Spirito Santo che ci anima dal di dentro, è la vita stessa di Cristo Risorto che ci è comunicata e che ci trasforma”.
Appassionato delle vite dei santi, Joseph Ratzinger dedicò molta della sua predicazione a raccontare le vicende umane e spirituali di uomini e donne che misero al centro l’abbandono all’amore di Dio e alla sua Provvidenza. Dai compagni di Gesù a santi dell’epoca moderna, passando per sant’Agostino, così centrale nel pensiero del papa teologo, nel volume sono raccolti i ritratti più indimenticabili di apostoli, martiri, padri della Chiesa, eremiti, fondatori di ordini religiosi, pellegrini… Santi di ieri e di oggi, raccontati dal papa che fece della santità il cardine del suo magistero. “Che cosa è essenziale? – si domanda Joseph Ratzinger -. Essenziale è non lasciare mai una domenica senza un incontro con il Cristo Risorto nell’Eucaristia; questo non è un peso aggiunto, ma è luce per tutta la settimana. Non cominciare e non finire mai un giorno senza almeno un breve contatto con Dio. E, nella strada della nostra vita, seguire gli “indicatori stradali” che Dio ci ha comunicato nel Decalogo letto con Cristo, che è semplicemente l’esplicitazione di che cosa sia carità in determinate situazioni. Mi sembra che questa sia la vera semplicità e grandezza della vita di santità: l’incontro col Risorto la domenica; il contatto con Dio all’inizio e alla fine del giorno; seguire, nelle decisioni, gli “indicatori stradali” che Dio ci ha comunicato, che sono solo forme di carità. Perciò il vero discepolo di Cristo si caratterizza per la carità verso Dio e verso il prossimo (Lumen gentium, 42). Questa è la vera semplicità, grandezza e profondità della vita cristiana, dell’essere santi”.
Un viaggio nella storia della cristianità attraverso le grandi figure che hanno segnato in profondità la vita della Chiesa e dei credenti.