Roma (askanews) – Il caso e la grande storia governano le vite dei due protagonisti del nuovo film di Ferzan Ozpetek, “Nuovo Olimpo”, dal primo novembre su Netflix. I personaggi interpretato da Damiano Gavino e Andrea Di Luigi si incontrano in un cinema alla fine degli anni Settanta e si innamorano. Un evento inaspettato però li separa e nei successivi trent’anni costruiranno le loro vite mantenendo in qualche modo la speranza di ritrovarsi. “Il film è molto autobiografico, è una storia che volevo raccontare, il mio 14esimo film.
Un incontro in un’Italia che io ho amato, ho scelto di vivere, che ho scelto come il mio Paese, che non c’è più, che è cambiato normalmente, come è cambiata la Turchia.
Forse è il mio film più importante, dico sempre che metto il punto e giro la pagina adesso”. “Nuovo Olimpo” è anche un film sulla memoria, sul come eravamo, sulle sale cinematografiche e l’incontro con l’altro, molto prima della tecnologia che ci allontanassero. “Il film è un grande omaggio al cinema. Io vedevo tre film al giorno in quel periodo.
Ero immerso nel cinema, quello è stato molto bello. Ero anche immerso con le persone, amicizie, direttamente e non con il telefonino”.
Splendido personaggio del film è la cassiera del cinema Nuovo Olimpo, interpretata da Luisa Ranieri e ispirata a Titti, un’amica di Ozpetek, a cui è dedicato il film. Lei è il trait d’union tra i due ragazzi da giovani, mentre i personaggi interpretati da Aurora Giovinazzo e Greta Scarano sono l’amica di uno e la moglie dell’altro, che comprendono quell’amore mai sopito.
“Penso che questo film sia un po’ un omaggio al cinema, un omaggio a Roma di quegli anni e un omaggio all’amore e a quegli anni in cui ci siamo liberati di un sacco di restrizioni e convenzioni sociali”.