Roma, 23 ott. (askanews) – “L’Arte del Gusto” di Meissen in Germania, entra ufficialmente a far parte della rete di ristoranti certificati 100% italiani da ITA0039 by ASACERT. Stefano Muoio, guida la cucina de “L’Arte del Gusto” e racconta la sua storia, cosa significa lavorare all’estero e come viene percepita la cucina italiana.
Di quale città italiana sei originario e quali sono i tuoi rapporti con l’Italia oggi?
“Sono nato a Milano, una città rinomata per la sua vibrante cultura, l’alta moda e la raffinata cucina. Mantengo ancora stretti i legami con la mia città, grazie ai rapporti con parenti ed amici, e conservo un profondo attaccamento alle radici culturali e alla tradizione culinaria, che influenzano la mia passione per la cucina italiana. I miei figli hanno conseguito il diploma presso l’Istituto Alberghiero De Filippi di Varese. Mio figlio maggiore ha accumulato preziose esperienze lavorando in vari ristoranti della provincia di Varese e Milano dal 2011 al 2018. Nel frattempo, il mio secondo figlio ha deciso di specializzarsi nella preparazione della pizza napoletana”.
Racconta la tua storia: com’è nata l’idea del ristorante:
“Nel 2008, purtroppo, ho perso mia moglie. Appena abbiamo avuto l’opportunità, abbiamo colto l’occasione di trasferirci in Germania, dal momento che in Italia diventava pressoché proibitivo pensare di aprire un’attività in proprio. Qui, siamo stati fortunati ad accedere a finanziamenti che ci hanno permesso di realizzare il nostro ristorante. La nostra visione della ristorazione si concentra principalmente sul far conoscere i veri sapori italiani. Questo inizia con la selezione di materie prime di alta qualità e si estende all’uso di tecniche di cottura tradizionali ed innovative, come la cottura sottovuoto”.
Che tipo di cucina fai? Descrivi un piatto particolarmente apprezzato dai clienti del tuo ristorante:
“La nostra cucina è una cucina tradizionale rivisitata. Purtroppo, qui in Germania viene utilizzata in modo eccessivo la panna, poiché è più facile creare un condimento per qualunque piatto, compromettendo però il gusto finale che risulta essere uguale per tutti i piatti. Per esempio, perché non usare una crema al parmigiano per condire anche i ravioli ai porcini? Sotto le festività facciamo anche la pasta ripiena, altrimenti per il servizio normale ci appoggiamo a fornitori italiani”.
Qual è, secondo te, il segreto del successo mondiale della cucina italiana?
“Il segreto della cucina italiana sta sicuramente nella capacità unica degli italiani di adattarsi e farsi apprezzare per il loro essere espansivi e portare allegria ovunque siano. Il cibo, di conseguenza, è visto come strumento di aggregazione e non solo di sostentamento, perché mangiare bene fa bene allo spirito e alla salute, a condizione che sia eseguito nel modo corretto”.
C’è qualche consiglio che daresti ai turisti che scelgono un ristorante italiano all’estero?
“Per quanto riguarda alcuni consigli da dispensare ai turisti all’estero, sicuramente consiglierei di leggere attentamente il menù, verificare la corretta ortografia e che non siano presenti nel menù piatti con ingredienti assurdi, come gamberetti o mango nella pasta alla carbonara. Inoltre, ritengo che per una cucina genuina e preparata al momento come dovrebbe essere la cucina di qualità, è importante verificare la quantità dei piatti proposti nel menù, in quanto più piatti ci sono e meno freschi sono”.
Descrivi tre motivi per i quali un cliente dovrebbe entrare nel tuo ristorante:
“I clienti dovrebbero entrare nel mio ristorante per poter conoscere la cucina italiana vista anche da altri aspetti, che non sono solo quelli dati dalla consuetudine. Il cibo viene preparato rispettando gli ingredienti con tecnica e passione e perché in Germania la cucina italiana è aggredita e denigrata da tanti ristoratori che si mettono in mostra sfruttando la reputazione della nostra cucina, senza essere né italiani né capaci, ma il loro scopo è soltanto quello di fare cassa”.
Cosa ti ha spinto a richiedere la certificazione ITA0039 | 100% Italian Taste?
“Ho pensato che ottenere la certificazione ITA0039 fosse molto importante e addirittura essenziale per poter continuare a garantire la buona e giusta divulgazione della cucina italiana”.
Stefano, come molti altri ristoratori, ha dedicato la sua vita a portare l’autentica cucina italiana con i suoi prodotti, oltre i confini nazionali. ITA0039 è molto più di una semplice certificazione: rappresenta sempre di più il simbolo di un’eccellenza in grado di fare davvero la differenza tra falso e originale, svolgendo un ruolo cruciale nella difesa dei prodotti agroalimentari italiani contro il fenomeno dell’Italian Sounding.