Caivano (Napoli), 23 ott. (askanews) – “Spero che i fratelli che sono stati indagati possano dimostrare la loro innocenza, il giorno che verremo a sapere che sono innocenti, vorremmo brindare insieme a loro, ma se innocenti non sono hanno combinato un guaio grandissimo e per primi devono chiedere scusa e poi devono pagare il peccato che hanno commesso di fronte a Dio e di fronte a questi cittadini che non lo meritavano”. Così padre Maurizio Patriciello, parroco della chiesa del Parco Verde a Caivano, parlando al termine della riunione con la delegazione della commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di Sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie. Il sacerdote ha poi fatto una riflessione sulla situazione politica della cittadina: “Purtroppo aver avuto un Comune che, per due volte consecutive, viene sciolto per infiltrazioni camorristiche evidentemente non solo ha lasciato il segno, ma ci pone anche delle domande ai cittadini, alla Chiesa, ai partiti politici, a tutti quanti. Se la camorra riesce ad entrare nel santuario della civiltà, della democrazia, che è un’amministrazione comunale, vuol dire che qualche problema l’abbiamo avuto e che dobbiamo fermarci e anche avere il coraggio di vergognarci, di arrossire il volto e di chiedere perdono ai cittadini perbene e adesso ricominciamo daccapo. Bisogna avere il coraggio di ricominciare veramente”, ha concluso don Patriciello.
- 22 ottobre 2024