Roma, 22 ott. (askanews) – Pietro Morello debutta a teatro con “Non è un concerto”, per la prima volta sul palcoscenico in uno spettacolo pensato per raccontare esperienze di vita vissute tra note musicali, missioni umanitarie e attività negli ospedali con i bambini, tutte accomunate da un unico fil rouge: la Felicità.
Prodotto da Compagnia della Rancia e Midriasi, con la regia di Mauro Simone, lo spettacolo sarà nei teatri italiani per le prime sei tappe a partire dal 2 dicembre; dopo la data zero al Teatro Vaccaj di Tolentino (sede storica di Compagnia della Rancia), arriverà quindi il 4 dicembre, per la prima nazionale, al Teatro Alfieri di Torino, città natale di Pietro. Artista e creator, nato ne l 1999 a Torino, a soli 24 anni conquista e ispira ogni giorno milioni di persone che lo seguono sui social (3,7 milioni di follower su TikTok , 400K su Instagram , 390K su YouTube ). Grazie alla sua passione e forte senso del dovere verso i bambini, le sue esperienze in qualità di operatore umanitario hanno appassionato i suoi follower, parte di una community affiatata.
Nel corso di questi anni, Pietro Morello ha scelto di dedicare la sua vita alla cura e al sostegno dei bambini che si trovano in difficoltà sia nei reparti ospedalieri che nelle zone di guerra.
Lo spettacolo, scritto da Mauro Simone e Pietro Morello e ispirato anche dal suo libro IO HO UN PIANO, edito da De Agostini Libri S.r.l., è un vero e proprio viaggio nella sua mente, vista finora solo attraverso la lente dei social, per sperimentare insieme a lui la Felicità di avercela fatta, la paura della guerra, la tristezza della morte di un bambino, la gioia di crederci fino in fondo e la voglia di cambiare il mondo. Il coinvolgimento – tra giochi di luci, silenzi, momenti di bu io totale, suoni, scoppi, risate – è assicurato perché l’energia e l’amore che Pietro trasmette è unica, come è unico tutto quello che ha vissuto nelle sue tante esperienze.
“Raccontare dei bambini, le loro storie, le loro frasi, le loro riflessioni, mi fa rivivere quell’emozione che profuma di Teatro – dice Morello – Non vedevo l’ora di essere su un palco, in Teatro, con la musica, e con le storie dei bambini, come se li avessi lì con me per mano”. “Scrivere con Pietro e dirigerlo è un meraviglioso gioco. La sua energia è creatività allo stato puro. Riesce a guardare con gli occhi di un bambino, ma il pensiero viaggia sulle note di un uomo rivoluzionario e sensibile”, aggiunge il regista Mauro Simone.