Milano, 20 ott. (askanews) – Si chiama Jetson 1 ed è, in concreto, il primo multicottero elettrico con equipaggio (eVTOL), registrato come apparecchio ultraleggero per il Volo da diporto o sportivo (Vds) dall’Aero Club d’Italia e, contemporaneamente, riconosciuto dall’Enac (Ente nazionale aviazione civile) come drone anche se, in questo caso, il pilota è a bordo e non ha un radiocomando.
Il Jetson 1 apre la strada a un nuovo concetto di aviazione da diporto e alla mobilità aerea green, con aeromobili personali, piccoli e versatili, non inquinanti, facili da pilotare e in grado di decollare e atterrare in verticale, in spazi ridotti come il giardino di casa.
Realizzato dalla startup svedese Jetson, fondata nel 2017 da Tomasz Patan e Peter Ternstrom ma prodotto in Italia, in Toscana, il Jetson 1 è un velivolo monoposto in alluminio e fibra di carbonio, mosso da 8 motori elettrici con un’autonomia di 20 minuti e una velocità massima di circa 100 KM all’ora. Il pilotaggio è facilitato da sensori Lidar (Laser Imaging Detection and Ranging), il tutto – al momento – per poco meno di 100mila dollari.
Quasi in contemporanea con il primo volo negli Stati Uniti, il certificato d’immatricolazione è stato consegnato dal direttore generale dell’Aero Club d’Italia, il Generale in riserva dell’Aeronautica Militare, Gianpaolo Miniscalco in occasione dell’Air Mobility Show che si è chiuso il 12 ottobre 2023 alla Fiera di Roma, alla quale ha preso parte anche il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin.
“Devo dire che sono rimasto anche affascinato dall’aereo elettrico – ha confesssato il ministro – ma noi siamo un Paese molto vivace che, però, ha bisogno poi di fare incontrare queste tante iniziative, queste tante generalità che altrimenti, in alcuni casi, non incontrandosi, non riescono a massimizzare i benefici”.
L’immatricolazione come ultraleggero di questo multicottero elettrico, per la prima volta in Europa, ha spiegato l’Aero Club d’Italia, rappresenta un passo importante verso il futuro dell’innovazione tecnologica, al quale si è arrivati in collaborazione con l’ENAC.