Israele: abbiamo le prove della responsabilità della Jihad Islamica nell’attacco all’ospedale – askanews.it

Israele: abbiamo le prove della responsabilità della Jihad Islamica nell’attacco all’ospedale

  Portavoce: comunicazioni tra militanti e video di razzo su parcheggio
Ott 18, 2023

Roma, 18 ott. (askanews) – L’esercito israeliano, attraverso il suo portavoce Daniel Hagari, ha confermato alla Cnn di essere in possesso di comunicazioni tra militanti di Gaza che, a proposito della strage all’ospedale palestinese, “affermano che si è trattato di un evento della Jihad islamica”, organizzazione terroristica alleata di Hamas nella Striscia di Gaza. Secondo quanto spiegato, l’esercito sarebbe anche in possesso di filmati di droni che mostrano l’impatto di un missile sul parcheggio dell’ospedale, ma non sull’ospedale stesso. L’esercito israeliano ha postato sui canali social, compreso X, immagini e un filmato a supporto dell’attribuzione del bombardamento dell’ospedale Al-Mamadani a Gaza City da parte da parte della Jihad islamica. “Non ci sono stati razzi israeliani che hanno colpito l’ospedale” di Gaza, provocando centinaia di vittime, ha precisato l’esercito israeliano in una conferenza stampa da Tel Aviv, accusando la “Jihad islamica” della strage. “La traiettoria del razzo conferma che è stato sparato da un luogo vicino all’ospedale”, con “una traiettoria sbagliata”, ha precisato un portavoce delle forze armate. “Ci sono video indipendenti che mostrano il fallimento del lancio e la continuazione del suo volo verso la Striscia di Gaza, fino a quando non è caduto sull’ospedale”. Il portavoce militare ha detto che l’intelligence d’Israele è in possesso di “comunicazioni di terroristi che parlano di errata traiettoria”. “Sarà resa nota”, ha aggiunto, anticipando a voce di cosa si tratta. Nelle comunicazioni intercettate, ha precisato, si sentono “terroristi” che dicono che “‘il lancio arrivava dal cimitero dietro l’ospedale, ma la sua traiettoria ha fallito ed è caduto sull’ospedale”. “Abbiamo accertato con l’intelligence l’accuratezza di queste conversazioni che abbiamo appena letto”, ha concluso il portavoce militare israeliano.