Roma, assessore Patanè: servizi e risparmi con affido Tpl a Atac – askanews.it

Roma, assessore Patanè: servizi e risparmi con affido Tpl a Atac

Assemblea Capitolina avvia esame affidamento Tpl in house
Ott 17, 2023

Roma, 17 ott. (askanews) – L’Assemblea Capitolina ha iniziato nella seduta odierna l’esame della delibera di affidamento del trasporto pubblico in house, “primo passo verso il rafforzamento di Atac, con la quale l’amministrazione vuole al più presto rinnovare il contratto di servizio”. Così l’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè presentando in Aula Giulio Cesare “la relazione con la quale quale proponiamo al Consiglio Comunale di affidare il trasporto pubblico della Capitale in house, perché ne sussistono tutti i presupposti di legge”. Non affidare il servizio in house, e dunque alla partecipata capitolina Atac, ha sostenuto Patanè “sarebbe un disastro. In un momento in cui l’azienda è uscita dal concordato preventivo e sta riprendendo forza economica e di investimenti come stazione appaltante di diversi progetti a partire dal Pnrr, i bus elettrici, i 121 nuovi tram oltre alla riqualificazione delle linee metropolitane e alle tranvie, significherebbe un danno irreparabile per Roma Capitale che si appresta a affrontare il Giubileo”.

L’affidamento in house, secondo la delibera, “è anche più conveniente. Oggi ci attestiamo a 94 milioni di chilometri di produzione di trasporto su superficie, e vogliamo arrivare a 96 già nel primo anno di affidamento – ha spiegato l’assessore -. Anche la quantità di chilometri prodotti su ferro crescerà di un milione di chilometri l’anno, passando da 96 a 99 chilometri alla fine del nuovo contratto di servizio. Ma il grosso della produzione – ha sottolineato Patanè – crescerà sulla linea metropolitana, che passerà da 44 milioni a 62 milioni di chilometri, con un aumento del 40%”.

Questo risultato, ha aggiunto Patanè, “lo abbiamo comparato in termini di costi, parametrati su un aumento da 140 milioni a 161 di chilometri prodotti nel complesso. I costi risultano già inferiori a quelli standard e decrescenti del 5% per i chilometri di superficie, e del 25% per quelli delle metropolitane a fine contratto. Essi risultano inferiori anche in termini reali rispetto al 2022, e saranno inferiori del 20% nel 2027″. I ricavi dovranno crescere, al netto delle operazioni tariffarie – ha spiegato ancora Patanè – del 10% rispetto all’ultimo anno ante-Covid, cioè il 2019. Anche il corrispettivo unitario medio dovrà crescere dal primo al quarto anno di affidamento di almeno il 10%. Quando parliamo di Atac – ha concluso Patanè -, parliamo di 13mila lavoratori più un indotto di altri 10mila. Auspico, per questo, che la decisione sull’affidamento del servizio in house non coinvolga la sola maggioranza, ma tutto il Consiglio comunale”.