Roma, 16 ott. (askanews) – “La Regione ha voluto celebrare la figura di Luigi Bartolini perché è stato un personaggio illustre che ha dato tantissimo alle Marche”. Così l’assessore alla Cultura, Chiara Biondi, nel suo intervento alla tavola rotonda che si è svolta ieri a Cupramontana, città natale dell’artista, in occasione dei 60 anni della scomparsa. L’evento rientra nel programma delle iniziative e degli eventi, con mostre e convegni, realizzati da cinque città marchigiane, in rete per mettere in luce Luigi Bartolini: Cupramontana, Urbino, Osimo, Camerino e la capofila, Macerata.
Un omaggio doveroso, ha sottolineato l’assessore, per riscoprire, studiare e approfondire uno dei figli illustri delle Marche. “Lo dobbiamo fare per noi marchigiani e per le generazioni future, per consegnare ai nostri giovani una figura così importante, perseguendo gli obiettivi contenuti nel Piano cultura”. Mi fa particolarmente piacere, ha aggiunto, “aver coinvolto 5 Comuni della Regione mettendoli in rete, modalità che stiamo attuando in diversi ambiti”.
“E’ arrivato il momento di Bartolini – ha detto Vittorio Sgarbi – è arrivato un po’ per caso, però era giusto che arrivasse. Lui è per l’arte, per l’arte figurativa, per le acqueforti, l’equivalente di Leopardi per la poesia. Ed è anche famoso per una cosa che va al di là della pittura e dell’incisione che è l’aver scritto il romanzo da cui è derivata la sceneggiatura per ‘Ladri di biciclette’. Un autore che non è mai stato dimenticato ma è stato un po’ appartato. Ecco quindi portare luce nella penombra è il compito che le Istituzioni possono assumere”.
Ed è stato da stimolo “l’attenzione di una figlia amorosa – ha aggiunto il sottosegretario – per riflettere e riportare l’attenzione su un autore il cui merito è largamente riconosciuto, ma forse non abbastanza verificato”. Al tavolo Luciana Bartolini, nel ringraziare il grande impegno della Regione, ha aggiunto: “Ho grande curiosità di vedere l’esito di questi lavori. Mi aspetto che la figura di mio padre finalmente possa avere una giusta comprensione e valorizzazione. Mi sento una persona privilegiata soltanto per essere stata sua figlia”.
“Una collaborazione meravigliosa”, ha quindi aggiunto la dirigente ai Beni e Attività culturali Daniela Tisi “di condivisione, di azioni, di attività, dove tutti sono coesi per valorizzare e omaggiare questa importantissima figura da riscoprire e restituire alle nuove generazioni, affinché ne sappiano cogliere il messaggio che questo straordinario artista ci ha lasciato. Un ringraziamento particolare al comitato di studio, presieduto da Vittorio Sgarbi, che conta nomi come Manuel Carrera, Alessandro Tosi, Francesco Maria Orsolini, Luca Cesari, Claudio Strinati”.
L’amministrazione è felice di ricordare il proprio concittadino più illustre, ha detto nei saluti il sindaco Enrico Giampieri: “Cupramontana ha sempre mantenuto un legame con il grande artista per la costante familiarità e il continuo citare nei suoi scritti e nelle incisioni la sua terra natale. Le sue incisioni, dal segno schietto, immediato e puro, fermano e approfondiscono visioni ispirate alla terra e alla campagna che abbraccia Cupramontana”.