Genova, 12 ott. (askanews) – “E’ ora che la Meloni intervenga in prima persona su questa vicenda. Il Paese non può perdere uno degli asset strategici. Per questo è ora di mettere fine a questo teatrino dando un futuro certo all’ex Ilva in modo da salvaguardare migliaia di posti di lavoro”. Lo afferma in una nota Antonio Apa, coordinatore Uilm Liguria, dopo l’assemblea dei lavoratori di questa mattina nello stabilimento ex Ilva di Genova.
“La Uilm di Genova – prosegue la nota – è fermamente convinta che sia necessario dare una spallata alla vicenda della siderurgia in quanto continuiamo a ritenere inconcepibile, a distanza di 10 anni, la mancata soluzione della vicenda. Fino ad oggi il governo in carica non ha risolto nessuno dei nodi che assillano la siderurgia, così come avevamo richiesto di intervenire togliendo la gestione a Mittal con una diversa governance con il passaggio della maggioranza allo Stato. Questo non solo non si è realizzato ma addirittura è stato dato mandato al ministro Fitto di procedere ad un ulteriore ipotesi di accordo con Mittal. Occorre una svolta, in tutto questo periodo la politica e le istituzioni hanno sottovalutato la complessità della vicenda dell’ex Ilva”.
“Ci chiediamo – conclude Apa – come è pensabile fare un ulteriore accordo quando non è mai stato rispettato un piano industriale, non sono mai stati raggiunti i livelli di capacità produttiva, non è stato avviato l’altoforno 5, sono stati messi in atto pesanti processi di Cig e non è mai stato rispettato l’accordo del 17 settembre 2018. Per l’insieme di queste ragioni, il 16 ottobre saremo in Prefettura per presentare le nostre posizioni e il 20 ottobre saremo presenti a Roma allo sciopero generale indetto dal coordinamento nazionale Fim, Fiom e Uilm. A maggior ragione ci saremo per difendere le prerogative del sito di Genova per il quale necessitano ingenti risorse sia finanziarie per mettere in sicurezza gli impianti che industriali per farlo diventare un centro di eccellenza nella verticalizzazione del freddo così come era previsto nell’accordo di programma”.