Commissione Ue annuncia revisione dell’assistenza alla Palestina – askanews.it

Commissione Ue annuncia revisione dell’assistenza alla Palestina

Per garantire che non arrivi indirettamente a gruppi terroristi
Ott 9, 2023

Bruxelles, 9 ott. (askanews) – La Commissione europea ha confermato, oggi a Bruxelles, che avvierà una revisione urgente dell’assistenza finanziaria dell’Ue alla Palestina.

La Commissione lo riferisce in un comunicato stampa che precisa meglio in che cosa consiste la “sospensione immediata” di tutti i pagamenti degli aiuti Ue allo sviluppo per la Palestina, che era stata annunciata in precedenza, con diversi tweet sul suo account X, dal commissario responsabile per il Vicinato e l’Allargamento dell’Ue, l’ungherese Oliver Varhelyi.

L’Esecutivo comunitario “condanna inequivocabilmente gli attacchi terroristici sferrati da Hamas contro Israele lo scorso fine settimana”, e afferma che “a seguito di questi eventi, avvierà una revisione urgente dell’assistenza dell’Ue alla Palestina”.

“Oltre alle salvaguardie esistenti, l’obiettivo di questa revisione è garantire che nessun finanziamento dell’Ue consenta indirettamente a un’organizzazione terroristica di effettuare attacchi contro Israele”, continua il comunicato della Commissione con un chiaro riferimento in particolare (ma non solo) ad Hamas.

L’Esecutivo comunitario aggiunge che “valuterà anche se, alla luce delle mutate circostanze sul campo, i suoi programmi di sostegno alla popolazione palestinese e all’Autorità palestinese debbano essere adeguati”.

La Commissione assicura che “effettuerà questa revisione il più presto possibile e coordinerà con gli Stati membri e i partner qualsiasi azione di follow-up necessaria”.

Il comunicato contiene poi due puntualizzazioni rispetto all’ambiguità degli annunci di Varhelyi: “Nel frattempo – si precisa -, poiché non erano previsti pagamenti, non vi sarà alcuna sospensione dei pagamenti”. Inoltre, si sottolinea, “la presente revisione non riguarda l’assistenza umanitaria fornita nell’ambito delle operazioni europee di protezione civile e aiuto umanitario (Echo).

Nei suoi tweet, Varhelyi, dopo aver affermato che “la portata del terrore e della brutalità contro Israele e il suo popolo rappresenta un punto di svolta” e per questo “non si può continuare con l’ordinaria amministrazione (‘business as usual’, ndr)”, aveva annunciato che, “in quanto maggiore donatore dei palestinesi, la Commissione europea sta rivedendo il suo intero portafoglio di aiuti allo sviluppo, per un valore totale di 691 milioni di euro”.

Il commissario aveva quindi elencato le misure prese in un altro twee: “Tutti i pagamenti immediatamente sospesi. Tutti i progetti messi sotto revisione. Tutte le nuove proposte di bilancio, anche per il 2023, sono rinviate fino a nuovo avviso. Valutazione globale dell’intero portafoglio”.

“Occorre occuparsi ora delle fondamenta della pace, della tolleranza e della coesistenza. L’incitamento all’odio, alla violenza e l’esaltazione del terrore hanno avvelenato le menti di troppe persone. Abbiamo bisogno di azione e ne abbiamo bisogno adesso”, concludeva Varhelyi con il suo ultimo tweet.

Nel pomeriggio, una prima puntualizzazione che ha parzialmente corretto il tiro è venuta da un altro tweet su X del commissario Ue per la Gestione delle crisi, lo sloveno Janez Lenarcic, responsabile dell’aiuto umanitario. “Anche se condanno fermamente l’attacco terroristico di Hamas – ha scritto -, è imperativo proteggere i civili e rispettare il diritto internazionale umanitario. Gli aiuti umanitari dell’Ue ai palestinesi bisognosi continueranno finché necessario”.

A quanto si apprende a Bruxelles, sempre nel pomeriggio ci sarebbero state reazioni anche da parte di diversi Stati membri (in particolare Irlanda, Lussemburgo, Spagna e Belgio) che chiedevano chiarimenti alla Commissione.

Infine, è intervenuto stasera con un tweet anche l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune, Josep Borrell, per confermare che “la revisione dell’assistenza dell’Ue alla Palestina annunciata dalla Commissione europea non sospenderà i pagamenti dovuti, come ha chiarito il comunicato stampa della Commissione”.

A parte il chiarimento sul fatto che continuano gli aiuti umanitari dell’Ue alla Palestina (che sono comunque diversi dagli aiuti allo sviluppo), una cosa è certa: l’affermazione di Varhelyi su “tutti i pagamenti immediatamente sospesi” è clamorosamente contraddetta e smentita dal comunicato della Commissione (“Nel frattempo, poiché non erano previsti pagamenti, non vi sarà alcuna sospensione dei pagamenti”) e dal tweet di Borrell (la revisione “non sospenderà i pagamenti dovuti”).

Inoltre, lo stesso Altro Rappresentante ha aggiunto un altro tweet, in cui esprime chiaramente la sua contrarietà all’idea stessa di sospendere gli aiuti allo sviluppo per i palestinesi: “La sospensione dei pagamenti”, ovvero “punire tutto il popolo palestinese, avrebbe danneggiato gli interessi dell’Ue nella regione e avrebbe incoraggiato ulteriormente i terroristi”, taglia corto Borrell.