Venezia, 6 ott. (askanews) – Sette soluzioni innovative per sette startup che lavorano per portare Venezia nel futuro del turismo. Si è tenuto sull’isola della Giudecca il Demo Day di Argo, acceleratore traveltech della Rete Nazionale CDP, che ha aperto scenari nuovi anche per una città storica e radicata nell’immaginario collettivo come Venezia. A gestire Argo sono LVenture Group e VeniSIA.
“L’innovazione – ha detto ad askanews Antonella Zullo, Head of Innovation and Corporate Venturing di LVenture Group – rappresenta un driver di sviluppo molto importante per il settore del turismo e soprattutto se si vede quello che è accaduto post pandemia. Sappiamo che la pandemia ha imposto nuove abitudini, anche nuove esigenze, nuove aspettative nei viaggiatori, esigenze che si avvicinano al tema della sicurezza sanitaria, ma anche della sostenibilità, sia ambientale sia sociale ed infine della personalizzazione dei viaggi. Ed ecco che le startup che innovano in maniera più agile e flessibile, introducono innovazione velocemente”.
Tra i progetti presentati un telepass per i diportisti, o una piattaforma per le avventure outdoor nella natura o ancora nuovi modi di usare il trasporto aereo privato. “Argo per noi vuol dire tanto – ha aggiunto Antonella Zullo – Argo parte da una iniziativa di CDP Venture Capital insieme al ministero del Turismo che ci vede coinvolti come operatore tecnico e quindi acceleratore di startup, ma anche come co-investitore insieme a CDP Venture Capital. Noi crediamo in questa iniziativa che tra l’altro è sostenuta da importanti partner: main partner è Intesa Sanpaolo con Intesa Sanpoalo Innovation Center, Human Company come corporate partner, il partner tecnico Scuola Italiana dell’ospitalità e lo dico per ultimo, VeniSIA, lo dico per ultimo perché voglio cogliere l’occasione per ringraziare VeniSIA per l’accelerazione che conduce insieme a noi delle startup ma anche per la splendida location”.
In un momento storico particolare per il turismo, Venezia prova quindi a pensare in avanti, anche per offrire risposte inedite a un problema sempre più diffuso come quello dell’overtourism. “Penso che il Veneto, il Triveneto e Venezia – ci ha spiegato Carlo Bagnoli, direttore scientifico di VeniSIA e professore di Innovazione Strategia all’Università Ca’ Foscari di Venezia -rappresentino un luogo ideale per sperimentare, anche grazie alla trasformazione digitale, nuove forme di turismo più consapevole, più rispettose e anche più acculturato”.
In un’ottica di sostenibilità, ovviamente, ma anche di attenzione ai più giovani. “Il turismo sta cambiando – ha aggiunto il professore – la Generazione Z diventerà tra poco i nostri nuovi clienti ed ha valori e percezioni molto diverse rispetto generazione precedente. È una grande sfida e io credo che qui a Venezia possiamo affrontarla e vincerla”. E vincerla qui in Laguna, probabilmente, significherà poi poterla vincere anche in molte altre destinazioni turistiche.