Pnrr, ok Ue a Italia su 910 mln aiuti per sviluppo agroalimentare – askanews.it

Pnrr, ok Ue a Italia su 910 mln aiuti per sviluppo agroalimentare

Regime potrà aiutare fino a 500 imprese
Ott 4, 2023

Roma, 4 ott. (askanews) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’Unione in materia di aiuti di Stato, un regime italiano da 910 milioni di euro, finanziato in parte dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, per sostenere lo sviluppo agroindustriale. Con un comunicato, l’esecutivo Ue rileva che la misura contribuisce al conseguimento degli obiettivi della politica agricola comune promuovendo un settore agricolo intelligente, competitivo, resiliente e diversificato.

Il regime, si legge, che rimarrà attivo fino al 31 dicembre 2029, sarà parzialmente finanziato con il dispositivo per la ripresa e la resilienza, a seguito della valutazione positiva, effettuata dalla Commissione e adottata dal Consiglio, del piano per la ripresa e la resilienza dell’Italia. Il regime sostiene lo sviluppo e la resilienza del sistema agroindustriale italiano agevolando l’attuazione di grandi progetti di investimento strategici e innovativi.

Nel quadro del regime, l’aiuto assumerà la forma di sovvenzioni dirette e di finanziamenti agevolati alle imprese del settore agricolo che propongono progetti di investimento per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. I progetti che beneficiano del regime mireranno a migliorare l’orientamento al mercato, aumentare la competitività e potenziare la ricerca, la tecnologia e la digitalizzazione del settore agroindustriale.

Il regime si rivolgerà a un numero di imprese che potrebbe arrivare a 500. L’importo dell’aiuto per beneficiario non supererà il 60% dei costi ammissibili e dipenderà dalle dimensioni dei beneficiari e dal luogo in cui viene realizzato il progetto, con tassi più elevati per le piccole imprese e per i progetti realizzati in zone economicamente svantaggiate ammissibili . Secondo Bruxelles l’aiuto produce effetti positivi che sono predominanti rispetto a qualsiasi potenziale distorsione della concorrenza e degli scambi nell’Unione. Su queste basi la Commissione ha approvato il regime italiano in quanto conforme alle norme dell’Unione sugli aiuti di Stato.