Torino, 3 ott. (askanews) – Il rapporto tra Regioni e Governo non può essere ridotto a quello tra chi batte cassa e chi controlla i cordoni della borsa, ma deve prevedere un lavoro comune di programmazione di lungo periodo delle reali priorità del Paese, anche perché le risorse sono limitate. Un paradigma sottolineato da entrambe le parti in causa durante la seconda edizione del festival delle Regioni e delle Province autonome, che ha portato Giorgia Meloni per la prima volta a Torino da quando è a Palazzo Chigi. La “leale collaborazione tra diversi livelli istituzionali – ha sottolineato la presidente del Consiglio dal palco del Teatro Carignano – è un presupposto irrinunciabile per dare risposte concrete ai cittadini”, ma questa deve “riguardare la strategia” e non “limitarsi alla assegnazione delle risorse”.
Una risposta alla proposta lanciata poco prima dal presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga: “Noi siamo pronti a fare la nostra parte con senso di responsabilità istituzionale accanto al Governo in un dialogo costante e costruttivo che definisca una progettualità a lungo termine anche di tipo finanziario”. Un metodo di lavoro “caratterizzato dalla individuazione condivisa degli interventi necessari e prioritari di competenza regionale” come su sanità, trasporti e transizione ecologica, nella consapevolezza che “queste proposte non potranno trovare completa ed esaustiva risposta in pochi mesi, ma è necessario iniziare un percorso che guarda ai prossimi anni”.
L’obiettivo comune, ha proseguito il presidente del Friuli Venezia-Giulia, deve essere quello di superare la “prassi” molto italiana di basarsi su una “programmazione di corto respiro utile nell’immediato, ma non in grado di costruire una prospettiva. Per questo dobbiamo tutti renderci conto che le risorse a disposizione sono limitate e per questo è necessario programmare e iniziare la via che ci porti agli obiettivi prefissati, senza che nessuno strumentalmente possa chiedere tutto e subito, ma lavorare ad un impegno reciproco che dia, anche in tempi più lunghi, le necessarie garanzie”.
Di certo Meloni ha ribadito che bisognerà “lavorare passo dopo passo” perché i fondi a disposizione scarseggiano, ma almeno questa volta, ha sottolineato, le Regioni possono contare sul vantaggio di avere a che fare con un Governo nato per durare l’intera legislatura. “Possiamo cadenzare gli interventi, non si può fare tutto subito, non ci prendiamo in giro: le priorità sono molte ma le risorse sono poche”, ha confermato. Le priorità sono “i redditi”, con la conferma del taglio al cuneo fiscale, “la sanità, sostenere famiglie che mettono al mondo figli, rafforzare se possibile le pensioni più basse”, ma “sono sempre pronta a confrontarmi e sono certa che lavoreremo fianco a fianco, nonostante qualsiasi diversità di idee l’obiettivo comune è amare questa nazione e renderla più forte”, ha concluso.