Milano, 2 ott. (askanews) – “Forestami” è il nome del progetto che prevede la messa a dimora di tre milioni di alberi entro il 2030 nei 133 Comuni della Città Metropolitana di Milano. A presiederne il Comitato scientifico c’è il celebre architetto Stefano Boeri.
“Nelle nostre città abbiamo bisogno di più alberi ma abbiamo bisogno anche di più cittadini che si occupino di seguire e di curare, soprattutto nei primi mesi e nei primi anni, la vita di questi alberi” ha spiegato Boeri, aggiungendo che “questo è il senso dell”Academy’ di ‘Forestami’: sono corsi che insegnano in modo molto semplice e molto pratico cosa vuol dire, come si fa, in che tempi va fatta la piantumazione, la cura, la manutenzione degli alberi che Forestami pianta”.
Il primo anno di “Forestami Academy” si è concluso al Parco Nord Milano, uno dei polmoni verdi più importanti dell’area metropolitana del capoluogo lombardo. Maria Chiara Pastore, direttrice scientifica di “Forestami”. “‘Forestami Academy’ è un progetto di tre anni, abbiamo appena concluso il primo anno dove abbiamo lavorato due giorni in Triennale e oggi siamo stati ospitati dal Parco Nord” ha precisato Pastore, sottolineando che sono “più di 300 le persone che hanno partecipato a queste giornate: l’idea di scambio intorno al tema ‘che cos’è una foresta urbana’ ci ha permesso non solo di raccontare una storia che è quella delle foreste urbane, ma di conoscere la comunità che man mano cresce. Nei prossimi due anni – ha concluso – ci aspettano il tema delle ‘foreste e la salute’ e il terzo anno sarà proprio su che cosa sono le piante, quali sono le piante che caratterizzano e caratterizzano le nostre foreste urbane”.
Il Parco Nord si estende per circa 800 ettari sul territorio di sei Comuni e della Città Metropolitana di Milano, con un patrimonio naturale straordinario di circa 250mila alberi costituito negli ultimi 50 anni. “Il 25 luglio il Parco Nord Milano, così come tutti gli alberi nel Comune di Milano, ha subito gravi danni: abbiamo avuto grandi crolli sia nella parte dei filari che nei boschi, e quindi i danni sono stati ingenti. Grazie al Gruppo Prada oggi riusciremo a ricostruire questi filari, a ridare un disegno al parco e a rimettere in condizione i cittadini di vedere il paesaggio che Parco Nord ha costruito in questi anni a Milano” ha spiegato il direttore del parco, Riccardo Gini, parlando di “un capitale naturale che è in crescita, perché Parco Nord Milano cresce ogni anno: quest’anno abbiamo comprato altri 18 ettari di terreno e invitiamo i cittadini ad appoggiare questa nostra iniziativa perché quando la terra la compra Parco Nord Milano, la terra è di tutti”.
Grazie al contributo del Gruppo Prada, ora verranno acquistate e messe a dimora 300 piante adulte di varie specie per integrare i principali filari danneggiati e preservare l’equilibrio ecologico di aree meno colpite, grazie a indispensabili interventi di manutenzione, con l’obiettivo di riportare in salute questa importante area verde entro la primavera del 2024.