Milano, 2 ott. (askanews) – I dati del mercato dell’auto di settembre (+22,78% a 136.283 unità) “sono stati certamente condizionati dalle forzature legate alla chiusura del terzo trimestre e al raggiungimento degli obiettivi imposti alle Reti per l’ottenimento dei premi di volume e il mantenimento delle quote di mercato”. E’ quanto dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.
“Come già stiamo assistendo da alcuni mesi, la raccolta degli ordini, soprattutto di veicoli a basse emissioni, è in contrazione poiché l’elettrificazione dei veicoli, come noto, sta incontrando molti ostacoli, fra tutti economici e infrastrutturali”. La stasi sul fronte della domanda privata green, secondo Cosentino “sta quindi determinando una crescente corsa alle immatricolazioni degli ultimi tre giorni del mese: la pressione commerciale su molte Reti di vendita sta toccando livelli di guardia. A settembre, al netto delle auto immatricolazioni, la consistenza del mercato reale – quello dei clienti “veri” – sarebbe stata più bassa e il tasso di crescita decisamente più modesto”.
Quanto alla transizioni verso l’elettrico, servono “adeguati fattori abilitanti che al momento non procedono come dovrebbero, ponendo tra l’altro l’Italia in una posizione di continua rincorsa rispetto agli altri principali Paesi in Europa. Auspichiamo che l’intesa del Mimit con il gruppo Stellantis possa concludersi in tempi rapidi così da poter riavviare efficacemente il meccanismo degli incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti, di cui residua circa il 70% dei fondi nella fascia 0-20 g/Km di CO2 e il 90% sulla fascia 21-60”.