Roma, 2 ott. (askanews) – Per 6 italiani su 10 il consumo casalingo di pesci, molluschi e crostacei si orienta su un’alternanza tra appena 5 e 6 specie. Che salgono a dieci se il consumo avviene al ristorante. È quanto emerge da una indagine online di Confcooperative Fedagripesca che evidenzia come il Mediterraneo, pur essendo ricco di specie ittiche, non stimola la voglia di sperimentare dei consumatori e come nel piatto finiscano sempre solo i soliti pesci noti.
Per questo la Confcooperative attraverso la sua federazione di settore ha dato vita ad un progetto, realizzato nell’ambito del Programma triennale pesca e acquacoltura 2022-2024 con il contributo del Masaf e la collaborazione di Eurofishmarket e dell’Istituto De Filippi di Varese e RE.Na.I.A, la rete nazionale degli Istituti alberghieri, per promuovere il consumo delle specie ittiche meno note.
E così gli studenti degli Istituti alberghieri di tutta Italia si sono sfidati a colpi di ricette, proponendo le loro proposta per valorizzare le specie ittiche dimenticate e non perderne la memoria oltre che il consumo. Le ricette sono state supervisionate da una giuria formata dallo Chef Marcello Leoni, Valentina Tepedino, esperta ittica, Gilberto Ferrari, responsabile area pesca e acquacoltura di Confcooperative Fedagripesca e Luigi Valentini, presidente Renaia. Sul podio,”Lavarello a modo mio” di Yuhao Chang dell’Iis Crocetti – Cerulli di Giulianova (Te); “Street food rivisitato 3.0” di Omar Licchetta dell’ Istituto alberghiero De Filippi (Va); “Palamita & panzanella” di Christel Viso dell’Iis Crocetti – Cerulli di Giulianova.