Milano, 2 ott. (askanews) – A settembre crescono le immatricolazioni di auto a benzina e ibridi non ricaribili, mentre le elettriche perdono ancora quota con vendite in calo del 2,2% e una quota di mercato del 3,6% (-0,3 p.p.). Lo rende noto l’Anfia.
Nel dettaglio le vendite di auto a benzina sono aumentate del 31,8%, con quota di mercato al 29,7%, mentre le diesel calano del 2,5%, con quota al 15,2%. Nei primi nove mesi del 2023, le immatricolazioni di auto a benzina aumentano del 22,8% e quelle delle auto diesel dell’11,4%, rispettivamente con quote di mercato del 28,5% e del 18,4%.
Le auto ad alimentazione alternativa rappresentano, nel solo mese di settembre, il 55,2% del mercato, con volumi in crescita del 26,9% rispetto a quelli di settembre 2022. Tra queste, le autovetture elettrificate rappresentano il 47,1% del mercato di settembre.
Nel dettaglio, le ibride non ricaricabili incrementano del 36,3% nel mese, con una quota del 39,4%. Le ricaricabili aumentano del 10,2% a settembre e rappresentano il 7,6% del mercato del mese (a settembre 2022 la quota era dell’8,5%); nel cumulato crescono del 16,2% e hanno una quota dell’8,4%.
Le auto elettriche hanno una quota del 3,6% nel mese e del 3,9% nel cumulato; le vendite diminuiscono del 2,2% a settembre, mentre aumentano del 27,8% nel cumulato. Le ibride plug-in crescono del 24,4% a settembre e mantengono una variazione positiva nel cumulato (+7,9% nei nove mesi), rappresentando il 4% delle immatricolazioni del singolo mese e il 4,5% del totale da inizio anno.
Infine, le autovetture a gas sono l’8,1% dell’immatricolato di settembre, quasi interamente composto da autovetture Gpl (+12,4% nel mese).
“Con l’ingresso, oggi, nel quarto trimestre dell’anno, Anfia stima che, nell’intero 2023, il mercato possa raggiungere 1.580.000 immatricolazioni complessive (+20% circa rispetto al 2022)”, afferma Roberto Vavassori, presidente di Anfia.
“In questo scenario, tengo a ribadire l’importanza dell’accordo su Euro 7 raggiunto lo scorso 25 settembre dal Consiglio europeo Competitività, che ha accettato molte delle osservazioni sostenute da Anfia fin dall’inizio dell’iter. Il percorso è comunque ancora lungo e complesso e nelle prossime settimane sarà l’Europarlamento a doversi esprimere sul testo così revisionato”.
“Guardando più strettamente al nostro Paese, le priorità riguardano l’avanzamento del Piano Automotive 2030 insieme a Regioni, sindacati e Stellantis, e la rimodulazione degli incentivi attualmente in vigore per l’acquisto di vetture a bassissime e zero emissioni, al fine di renderli più efficaci per la diffusione delle tecnologie green”, conclude Vavassori.