Roma, 2 ott. (askanews) – “I dati di Copernicus, il servizio satellitare europeo di monitoraggio atmosferico, pubblicati oggi bocciano ancora una volta il Veneto in qualità dell’aria. Nonostante il cronico allarme nelle province venete di Treviso, Verona e Padova la concentrazione di PM10 e PM2.5 non è calata negli ultimi cinque anni anzi è già risultata superiore alla soglia limite di 10 µg/mc nei primi otto mesi del 2023. Aumentando così il rischio per i nostri cittadini di malattie cardiache, polmonari e conseguentemente minando la nostra aspettativa di vita. Respirare aria pulita è un diritto fondamentale di tutti e mentre le tre regioni più inquinate della nostra Europa, Veneto, Lombardia e Piemonte mettono le mani avanti chiedendo a Bruxelles di derogare ai futuri nuovi limiti più restrittivi della direttiva europea sull’aria, in Italia 55mila persone muoiono prematuramente ogni anno per l’inquinamento atmosferico. Sono da tempo assenti azioni contro l’inquinamento da parte della Regione Veneto e non possiamo più aspettare. È quindi necessario un piano d’azione concreto per tutta la Pianura Padana a cominciare dalla creazione di nuove aree verdi urbane che “mangiano” polveri sottili, contrastano il consumo di suolo e le bolle di calore, nonché promuovere altri tipi e abitudini di mobilità, usufruendo anche delle opportunità date dal lavoro agile, infine costruire meno e meglio con case più efficienti energeticamente, PMI più attente alle emissioni, il fotovoltaico su tetti, capannoni e aree dismesse. Le risorse economiche dall’Europa ci sono, mancano purtroppo le proposte di chi governa la nostra regione da oltre vent’anni. E un’ultima beffa: ieri, 1° ottobre si è riaperta la possibilità di ottenere il bonus trasporto pubblico, lo stesso 1° ottobre la dotazione si è già esaurita. Ennesima beffa del governo di destra che non aiuta le famiglie, gli studenti, i lavoratori”. Lo afferma Matteo Favero, responsabile Ambiente e Infrastrutture del PD Veneto.