Crevalvore (Bologna), 29 set. (askanews) – “Ci risulta che il governo stia discutendo della vendita della rete che è una infrastruttura strategica sulle telecomunicazioni allo stesso gruppo KKR. Se il buongiorno si vede dal mattino, non ci poteva essere inizio più sbagliato, più inaccettabile”. Perché “se la logica è solo quella del profitto allora vuol dire che non sono realtà adeguate a gestire delle infrastrutture strategiche italiane. Vale per le telecomunicazioni e vale per il settore dell’automotive”. Lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, incontrando i lavoratori della Magneti Marelli, che hanno indetto uno sciopero dopo l’annuncio del Fondo americano KKR, proprietario dello storico marchio della Motor Valley, di chiudere lo stabilimento di Crevalcore, nel bolognese, dove lavorano circa 230 persone.
“Vorrei sottolineare un aspetto politico che segnalo al governo di questo paese – ha detto Schlein davanti allo stabilimento -. Ci risulta che il governo stia discutendo della vendita della rete che è una infrastruttura strategica sulle telecomunicazioni allo stesso gruppo KKR. Se il buongiorno si vede dal mattino, non ci poteva essere inizio più sbagliato, più inaccettabile”. Perché “se ci sono le risorse per fare quell’investimento strategico, se non hanno preoccupazione ad affidare una struttura strategica a un fondo di investimenti estero, quello che stanno facendo qui a Crevalcore deve essere un forte campanello d’allarme”.
“Se la logica è solo quella del profitto – ha concluso la segretaria dem – allora vuol dire che non sono realtà adeguate a gestire delle infrastrutture strategiche italiane. Vale per le telecomunicazioni e vale per il settore dell’automotive”.
“Al governo chiediamo, di fronte a questo nodo politico – ha aggiunto Schlein – se ha un canale aperto con KKR per discutere di eventuali vendite di un settore strategico come le telecomunicazioni, attenzione, chieda, alzi la voce e non pieghi la testa rispetto a quello che si sta facendo qua” dove la proprietà dell’azienda “non ha neanche comunicato e informato in modo chiaro alle rappresentanze sindacali di progetti che evidentemente erano già in campo. E questo è un altro atteggiamento non accettabile”.