Milano, 29 set. (askanews) – A quattro anni dal lancio dei Nutella Biscuits, Ferrero torna con un nuovo biscotto questa volta destinato alla prima
colazione e sotto il marchio Kinder: sono i Kinderini, frollini al latte e cacao, che nella forma riprendono il classico
ovetto di cioccolato del gruppo di Alba in versione “emoticon”.
Alessandro D’Este, presidente e ad Ferrero commerciale Italia: “È un prodotto pensato soprattutto per gli italiani, soprattutto per la colazione, e per tutti coloro che vogliono giocare coi biscotti. Un biscotto pensato a partire da 8 anni fa con grande impegno dell’azienda per provarlo, riprovarlo e modificarlo”.
Una lunga gestazione prima di approdare sul mercato, come è nel Dna del gruppo dolciario di Alba, per questo biscotto che ha l’ambizione di “salire sul podio delle referenze più vendute nel mercato dei biscotti in Italia”. Un mercato, che per quanto riguarda la colazione, vale 1,78 miliardi di euro con il tasso di crescita più elevato del breve periodo, oltre il 16%. Per produrli è stato necessario realizzare una nuova linea produttiva nello stabilimento di Balvano, nel Potentino, che si è accompagnata all’assunzione di 120 persone, con contratti a termine stagionali:
“Abbiamo investito 50 milioni- ha detto – è una linea grande un km, che dopo averla pensata per lungo tempo abbiamo realizzato in poco tempo e siamo orgogliosi di averla fatta senza nessun incidente sul lavoro. Così Balvano diventa un polo importantissimo con oltre 400mila quintali di biscotti che si sommano ai 200mila quintali di merendine quindi uno stabilimento grande e un polo forte per l’italia e il mondo”.
Il lancio dei Kinderini segna un’ulteriore espansione nel mercato dei biscotti per Ferrero che oggi è il secondo produttore al mondo di biscotti dolci, grazie alle innovazioni di prodotto ma anche alle recenti acquisizioni. E ora il nuovo arrivato ha già traguardi ambiziosi da tagliare:
“In un anno vogliamo entrare nelle case degli italiani, nel cuore degli italiani, creare emozioni con loro – ha detto D’Este – penso che ne realizzeremo 300 milioni nel primo anno”.
Per produrre ognuno di questi biscotti occorrono circa 100 minuti, dalla preparazione dell’impasto fino al confezionamento. Solo per la cottura è stato realizzato un forno che è lungo quanto 100 forni domestici mentre sistemi di visione intelligente garantiscono la creazione delle espressioni facciali riprodotte su ogni biscotto. Ma alla fine come è fatto un Kinderino?
“Non è un biscotto sono tre biscotti: in uno c’è una base al cacao, un secondo impasto prevalentemente di farina e un ulteriore biscotto che disegna il biscotto stesso e individua le emozioni – ha spiegato – poi ci sono le gocce di cioccolato kinder che sottolineano le espressioni facciali, gli occhi e ne fanno un prodotto unico”.
I kinderini prodotti nel polo di Balvano saranno destinati inizialmente al mercato italiano ma dal prossimo anno sbarcheranno anche sul mercato europeo.