Roma, 28 set. (askanews) – La giunta regionale del Lazio ha disposto l’avvio delle procedure per la revisione e l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e speciali, il tutto nel rispetto dei criteri forniti dal programma nazionale, con l’obiettivo di conseguire l’autosufficienza su base territoriale.
“Con riferimento al recupero energetico, considerare la preferenza alle scelte tecnologico impiantistiche volte al recupero energetico diretto senza attività di pretrattamento, con utilizzo di impianti intermedi di trattamento meccanico e-o meccanico-biologico, affinché si massimizzi la valorizzazione energetica del rifiuto” si legge nel documento.
“Individuare, attraverso una attenta analisi dei flussi e l’applicazione di metodologie di analisi del ciclo di vita, il fabbisogno impiantistico regionale per i flussi generati dalla raccolta differenziata, nel rispetto degli indirizzi del Pngr, definendo una rete integrata e adeguata di impianti finalizzata a limitare l’esportazione di rifiuti e scongiurare il ricorso alle discariche” si legge ancora nel documento.
L’atto di indirizzo si propone di garantire, attraverso il pieno utilizzo delle risorse del Pnrr e delle ulteriori risorse regionali disponibili, una dotazione impiantistica con elevati standard qualitativi di tipo gestionale e tecnologico, promuovendo una gestione del ciclo dei rifiuti che contribuisca in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica, nel rispetto degli obiettivi di salvaguardia, tutela e di valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali. Anche perchè nel territorio regionale sono stati individuati numerosi beneficiari pubblici e privati per la realizzazione o l’ammodernamento di impianti funzionali allo sviluppo dell’economia circolare, si spiega nel documento. Il piano punta a garantire un’adeguata impiantistica regionale per il trattamento e il riciclaggio dei veicoli fuori uso, secondo i criteri dettati dalla normativa comunitaria. Lo scopo è incentivare le strategie volte a dare compiuta attuazione ai principi dell’economica circolare nella prospettiva di aumentare il recupero di materia da rifiuti e ridurre drasticamente lo smaltimento in discarica, in coerenza con la gerarchia comunitaria, promuovendo sistemi premiali per i soggetti pubblici e privati più virtuosi.