Milano, 28 set. (askanews) – La crisi del gigante immobiliare cinese Evergrande sta subendo una rapida accelerazione. Dopo che l’agenzia di stampa Bloomberg ha scritto che il fondatore – Hui Ka-yan (Xu Jiayin) – sarebbe finito in stato di arresto domiciliare, tre diverse unità di Evergrande hanno annunciato la sospensione delle contrattazioni di borsa a Hong Kong, senza fornire una specifica motivazione.
La scorsa settimana Evergrande ha annullato sei incontri con i creditori e ha rivelato la sua incapacità di soddisfare i requisiti normativi per emettere nuove obbligazioni, un punto chiave nella sua proposta per sanare 20 miliardi di dollari di debiti e crediti inadempienti.
Evergrande, un tempo il più grande promotore immobiliare del paese, è alle prese con pesanti debiti accumulati nel corso di diversi anni, mentre un crollo delle vendite ha colpito la sua posizione di cassa a seguito di un giro di vite del governo nel settore.