Milano, 27 set. (askanews) – L’intelligenza artificiale alleata nella lotta contro la deforestazione dell’Amazzonia. La tecnologia del momento è alla base di un sensore sonoro che sarà legato sugli alberi della foresta per avvertire da remoto le autorità di strani movimenti. Il device, che sembra un router per wifi, si chiama “Curupira”, in omaggio a un essere della mitologia indigena noto per la sua astuzia nel sfuggire ai cacciatori.
“Il vantaggio di questo sistema è che può rilevare un attacco, un vero crimine o una minaccia in tempo reale. Ad esempio, il sistema sarà in grado di rilevare un’incursione per abbattere alberi con trattori o motoseghe. Sarà anche in grado di rilevare l’inizio di un incendio”, ha spiegato Raimundo Clàudio Gomes, ricercatore dell’Università Statale di Amazonas che ha sviluppato questa scatoletta.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale è di riconoscere i suoni di motoseghe e trattori, o qualsiasi cosa possa causare la deforestazione.
“All’inizio del progetto abbiamo registrato il suono delle motoseghe e dei trattori nella foresta. Poi tutti i suoni raccolti sono stati passati al team di intelligenza artificiale per l’addestramento, in modo che, una volta caricati sul dispositivo, riconoscano solo questi suoni e non i suoni caratteristici della foresta, come gli animali, la vegetazione e la pioggia”, ha spiegato Thiago Almeida, capo del progetto.
Ogni scatola si è dimostrata capace di trasmettere informazioni ad altre nel raggio di un chilometro, grazie ad una connessione wireless che non utilizza internet. Posizionandole in punti strategici per creare una rete di “Curupira” nella giungla, possono trasmettere le loro informazioni via satellite. Gli scienziati stanno ora cercando finanziamenti per produrre da 100 a 1.000 nuove scatole e installarle sul campo.