Roma, 27 set. (askanews) – Il consiglio regionale del Lazio, presieduto da Antonello Aurigemma, ha approvato all’unanimità la proposta di legge di iniziativa della giunta regionale, relativa al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio. Si tratta di debiti derivanti soprattutto da sentenze esecutive, ha spiegato l’assessore al bilancio Giancarlo Righini nella sua illustrazione della proposta. Si è accettato il principio della magistratura contabile per cui ogni debito fuori bilancio derivante da sentenze debba essere preceduto da apposita delibera di riconoscimento.
Il motivo del sorgere del debito viene accuratamente ricostruito, a questo scopo, da parte delle strutture regionali a ciò preposte; la ratio sottesa è quella di decongestionare il contenzioso. La spesa è esclusivamente di natura corrente, come evidenziato dalle tabelle, suddivise per struttura regionale, di cui l’assessore ha dato lettura, per un totale di 36 milioni circa. La somma principale riguarda la direzione Sanità, al cui interno la parte del leone è quella relativa alla fondazione S. Lucia, per 31 milioni su 35 totali in capo alla direzione. Alla luce di questa transazione, la regione incasserà dei crediti dalla fondazione, con un saldo negativo totale di circa sei milioni. Massimiliano Valeriani del Partito democratico ha spiegato come, nonostante il riconoscimento dei debiti sia ineccepibile e vada giustamente onorato, restino delle perplessità sugli emendamenti (4) presentati dalla giunta alla proposta; l’assessore ha spiegato come si tratti, in due casi, di dare soddisfazione a rilievi provenienti dalla Corte dei conti, uno dei quali attraverso l’ attivazione della Azienda Lazio0 per i pagamenti sanitari, l’altro a proposito della ottimizzazione della gestione delle disponibilità liquide; con un altro, si tratta di sostenere la candidatura della regione come regione d’onore Niaf 2025 (una associazione di promozione culturale statunitense, formata da cittadini di origine italiana) concedendo un apposito contributo a detta associazione; un ulteriore emendamento tratta del potenziamento dell’alta velocità regionale.