Belleville (Michigan), 27 set. (askanews) – È il primo grande duello sul campo per le presidenziali del 2024, quello per i voti dei lavoratori dell’industria dell’auto e delle loro famiglie: in Michigan, mentre infuria lo sciopero per le condizioni salariali degli operai di General Motors, Ford e Stellantis, Donald Trump ha previsto un comizio per cercare di riassicurarsi il sostegno delle “tute blu” che gli fu prezioso per la sua vittoria nel 2016. Ma il presidente Joe Biden ha giocato d’anticipo volando a Detroit il giorno prima, partecipando a un picchetto con il presidente del potente sindacato americano dell’automotive, United Auto Workers (Uaw).
È la prima volta che un presidente degli Stati Uniti in carica lo fa, e Biden non ha esistato a prendere il megafono:”Meritate l’aumento significativo di cui avete bisogno, e altri benefit. Recuperate quello che avete perduto, okay? È tempo che facciano qualcosa per noi, grazie”.
Biden ha voluto riferirsi ai sacrifici fatti dai lavoratori ai tempi della crisi del 2008 per salvare l’industria dell’auto, sacrifici che ora secondo l’Uaw è tempo di superare. Il presidente è in qualche modo “a casa sua” fra i sindacati, a cui fin dagli anni ’70 è sempre stato vicino nella sua lunga carriera di senatore democratico: e a maggior ragione ha deciso di fare di tutto pur di non cedere questo importante territorio.
“Credo sia ottimo: se porta un messaggio all’impresa, per farle sapere che, ecco, facciamo sul serio, e la comunità ci appoggia. E in più, sapete, il presidente ci appoggia, penso sia ottimo”.
Ma il risultato non è scontato: anche se molti operai votano tradizionalmente per i democratici, in alcune contee Trump ha sempre mietuto più preferenze, anche grazie al la sua retorica protezionista e anti-immigrazione. “Trump, ecco, penso che probabilmente non è così pro-labour. Sulle questioni sociali, io sono più pro-repubblicano che democratico, sono democratico per quanto riguarda il diritto al lavoro, ma non posso sostenere immigrazione e aborto, come fa la piattaforma politica dei democratici”.