Mosca, 26 set. (askanews) – Condanna confermata. Il più importante leader dell’opposizione russa, Alexei Navalny, ha perso il suo appello contro una pena detentiva di 19 anni.
L’ultima sentenza era stata emessa dal Tribunale di Mosca il 4 agosto, Navalny era stato ritenuto colpevole di sei accuse relative a presunte attività estremiste, accuse tutte da lui negate.
Il suo ricorso è stato respinto da un giudice di Mosca dopo un’udienza alla quale Navalny ha preso parte in collegamento video. Il procedimento è stato chiuso ai media tranne la lettura del verdetto, nonostante le proteste di Navalny e dei suoi avvocati.
L’ultima condanna si aggiunge agli 11 anni e mezzo che stava già scontando nella colonia penale di massima sicurezza IK-6 di Melekhovo, a circa 235 km a est di Mosca, per frode e altre accuse, anche queste respinte in quanto motivate politicamente.
Navalny è considerato il principale leader dell’opposizione, uno dei più intransigenti critici del presidente Vladimir Putin, ha galvanizzato enormi manifestazioni antigovernative prima di essere incarcerato nel 2021 con l’accusa di frode.
Le organizzazioni per i diritti umani internazionali chiedono l’immediata liberazione del 47enne avvocato.