Roma, 22 set. (askanews) – Marsiglia si prepara all’arrivo del Papa; una visita di due giorni dedicata al Mediterraneo e alla sfida delle migrazioni, in cui porterà un messaggio di tolleranza nell’aspro dibattito su come l’Europa gestisce i migranti e i richiedenti asilo. Ha scelto propio la città di Marsiglia per la sua specificità, non è un viaggio in Francia, ha chiarito il Pontefice.
“È un personaggio amichevole e forse questo scuoterà qualche coscienza, ed è un bene per Marsiglia” dice un residente.
“Non capita tutti i giorni di vedere il Papa, quindi è qualcosa che ci sta a cuore” aggiunge una donna. “Poteva scegliere un’altra città francese, ma ha scelto noi, quindi siamo doppiamente felici, almeno io. Purtroppo non potrò andare a vederlo allo stadio perché ho molti problemi al momento, ma sono orgogliosa che sia qui”.
Un viaggio che lo pone al centro di una tempesta politica, soprattutto dopo la visita della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a Lampedusa, con la promessa europea di aiuti a Roma, mentre la Francia ha fatto sapere che non prenderà alcun migrante dall’isola.
Francesco è il primo Papa in 500 anni a visitare Marsiglia, un crocevia, la porta d’ingresso per gli immigrati e sede di alcuni dei quartieri più poveri d’Europa e dove ci sono più problemi di droga. Alcune zone della città sono state addobbate per il suo arrivo con i colori gialli e bianchi del Vaticano, in particolare dove passerà in papamobile.
È il suo 44esimo viaggio all’estero; lo stesso Pontefice ha di recente ammesso che i viaggi papali non sono più facili come un tempo.