RemTech Expo, i porti si confrontano su sviluppo e sostenibilità – askanews.it

RemTech Expo, i porti si confrontano su sviluppo e sostenibilità

Confronto con il governo: meno burocrazia e stop al sistema Ets
Set 21, 2023
Ferrara, 21 set. (askanews) – Sostenibilità sì, purché sia leva per la competitività. A dirlo sono gli imprenditori, le associazioni e tutti gli operatori del sistema portuale italiano che si sono confrontati a RemTech Expo per fare il punto sulle infrastrutture, sulla gestione dei sedimenti e sull’economia circolare. I porti – come ha ricordato il presidente Assoporti, Rodolfo Giampieri – rappresentano un punto di partenza, di passaggio e di arrivo della merce in una logistica che è sempre più sofisticata e importante in Italia.

“Hanno bisogno di attenzione e adesso sembra che ci sia, forte, anche da parte del governo. Hanno bisogno soprattutto di fare sistema con una strategia unica nazionale, con rispetto delle autonomie locali. La strategia portuale non può non essere un indirizzo nazionale certo e forte”.

Al tavolo di confronto ha partecipato anche il viceministro dell’Ambiente, Vannia Gava, che ha annunciato nelle prossime settimane un decreto che prevede nuove semplificazioni per chi vuole investire o deve portare a termine progetti. “Credo che questo sia il modo ottimale di lavorare per il governo e soprattutto per il mio ministero – ha detto Gava – una condivisione nei percorsi e nelle decisioni da prendere e nella formazione di nuovi dettati normativi che devono servire ad andare incontro alle esigenze di chi vuole investire nel nostro paese e vuole creare economia. La parola che ha messo d’accordo tutti è stata ‘sburocratizzazione'”.

Gli armatori italiani, che fatturano 80 miliardi di euro l’anno e contano 250mila lavoratori, chiedono di fermare l’ipertassazione e puntano il dito sul meccanismo degli Ets che fissa un prezzo alle emissioni di Co2 e può incidere dai 3 a 15 milioni a nave. Lo spiega il presidente di Alis, l’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, Guido Grimaldi: “Questa tassa non fa i conti con le emissioni globali: non si può pensare di ridurre le emissioni a livello globale andando ad agire solo sul 7,5% delle emissioni prodotte. Rischia di essere un atto autolesionista dell’Europa perché si andranno a tassare i cittadini e le imprese europee”.

All’Hub tecnologico ambientale di Ferrara è stato consegnato lo Smart Ports Award, il premio per le autorità di sistema che si sono distinte per sensibilità alle politiche sociali e green.