Stadio Roma, Comitati: al via dibattito ma il progetto non c’è – askanews.it

Stadio Roma, Comitati: al via dibattito ma il progetto non c’è

“Evidenziate lacune e spese enormi a carico del Comune”
Set 20, 2023

Roma, 20 set. (askanews) – “Si al parco, si all’ospedale, si alla ricerca, si si all’università, no allo stadio”. Comitati all’attacco, dopo il secondo incontro del percorso di Dibattito pubblico previsto dall’iter di realizzazione del nuovo stadio della Roma a Pietralata che si è tenuto lunedì 19 settembre presso la Città dell’altra economia a Testaccio. I cittadini dei comitati Villa Blanc, Monti di Pietralata, No stadio Lanciani/Nomentani, Tiburtino Nord e Pietralata e le Arci Roma e Pietralata in una nota denunciano che “alla presenza di soli referenti di associazioni e cittadini dubbiosi o contrari alla fattbilità dell’opera, i dirigenti del Comune di Roma ed i progettisti incaricati di As Roma hanno dapprima mostrato slide inerenti alla storia dello Stadio Olimpico per poi soffermarsi sulla bellezza dello stadio del Tottenham Hotspur e dei suoi spazi interni nel tentativo, un po’ surreale, di dimostrare la qualità di quel che sarà il progetto che, ad oggi, nessuno ha visto”.

“Pur consapevoli di partecipare ad un Dibattito Pubblico che nulla cambierà rispetto alla volontà politica propagandistica della attuale giunta comunale (eletta col 40,68% dei votanti) – continuano i comitati – confidavamo in un confronto basato sui documenti o sulle prescrizioni; al contrario, a fronte di domande puntuali e dirette, abbiamo assistito a riscontri poco attinenti che hanno solo messo in risalto le enormi lacune documentali del progetto, la mancanza del possesso dei requisiti di legge in capo al soggetto proponente, la mancanza di aree verdi pari a quelle che verrebbero cancellate (14 ettari), ricevendo conferme circa l’enorme spesa che il Comune di Roma andrà a sostenere per garantire opere utili allo stadio (130 milioni di euro per la sola Linea B della metropolitana)”. “Spiace continuare ad assistere – aggiungono nella nota di protesta – a inutili tentativi di giustificare la presenza agli incontri sin qui sostenute di soli cittadini contrari o dubbiosi. Le dichiarazioni rilasciate da Marco Leone, coordinatore del Dibattito Pubblico a cui suggeriamo una maggiore sobrietà e terzietà, che indicano come ‘spesso il dibaƫto lo ascolta solo chi ha un interesse diretto’ – riportano – rappresentano esclusivamente l’ennesimo fallimento della politica a servizio del privato”.

“Continueremo a seguire tutte le fasi del dibattito pubblico – concludono – perseguendo l’unico obiettivo di dimostrare la non fattibilità e l’inutilità del progetto per il nostro quadrante, che verrà totalmente riqualificato da opere pubbliche che porteranno cultura, salute, studio, lavoro ed infrastrutture in fase di completamento, come tutte le opere della viabilità interne all’area Sdo (costate circa 50 milioni di euro di soldi pubblici)”.