Nagorno Karabakh, Baku annuncia accordo per cessate il fuoco – askanews.it

Nagorno Karabakh, Baku annuncia accordo per cessate il fuoco

Separatisti armeni accettano di deporre le armi. Domani negoziati
Set 20, 2023
Roma, 20 set. (askanews) – A poco più di 24 ore dall’annuncio dell’inizio dell'”operazione antiterrorismo” contro i separatisti armeni del Nagorno Karabakh, il governo di Baku ha annunciato un accordo per il cessate il fuoco. Le formazioni armene hanno accettato di deporre le armi, come richiesto dall’Azerbaigian, anche grazie alla mediazione dei peacekepeers russi nella regione; previsto per domani il tavolo per nuovi negoziati.

L’appello a una soluzione diplomatica, dopo i leader mondiali, era arrivato anche dal Papa, nell’udienza generale: “Rivolgo il mio appello a tutte le parti in causa e alla comunità internazionale affinchè tacciano le armi e si compia ogni sforzo per trovare soluzioni pacifiche per il bene delle persone ed il rispetto della dignità umana”.

Nell’operazione, che l’Azerbaigian ha detto essere rivolta solo contro obiettivi militari di Erevan, hanno perso la vita almeno una trentina di persone. I soldati russi, da parte loro, hanno evacuato oltre 2.000 civili, tra cui più di mille bambini, a cui sono stati forniti alloggi tempoiranei e pasti caldi. Ma per l’ex capo del governo regionale armeno, Ruben Vardanyan, secondo cui si tratterebbe di un’operazione di “pulizia etnica” per rimuovere dal territorio gli abitanti che non accettano di essere governati dall’Azerbaigian, il bilancio di questo giorno di scontri sarebbe di almeno 100 morti e alcune centinaia di feriti.

Durante i negoziati, secondo Baku, saranno discusse le questioni sollevate dalla parte azerbaigiana sulla reintegrazione, sulla garanzia dei diritti e sulla sicurezza degli armeni del Nagorno Karabakh, nonché sulla questione di garantire il sostentamento della popolazione nella regione, nel quadro della Costituzione dell’Azerbaigian. Il presidente russo Vladimir Putin ha fatto sapere che la Russia è in stretto contatto con le parti in conflitto e si augura si trovi una soluzione pacifica nella regione.