Legnini: orientare il superbonus verso la sicurezza sismica – askanews.it

Legnini: orientare il superbonus verso la sicurezza sismica

Commissario a Ischia: bene discussione su Dl codice ricostruzioni
Set 20, 2023
Ferrara, 20 set. (askanews) – “Mi auguro che presto possa essere avviato il dibattito parlamentare per irrobustire il testo” del decreto legge sul codice delle ricostruzioni “e fare in modo che sia il più condivisibile possibile”. L’auspicio è di Giovanni Legnini, commissario straordinario a Ischia dopo gli eventi sismici 21 agosto 2017, che ha proposto di “orientare il superbonus verso la sicurezza sismica”.

“È da anni che molti ritenevano necessaria una riforma e un codice delle ricostruzioni post sisma nel nostro paese – ha ricordato Legnini nella giornata inaugurale di RemTech Expo a Ferrara -. Il precedente governo aveva licenziato un disegno di legge e l’attuale governo ha licenziato un disegno di legge: è un fatto positivo. Mi auguro che presto possa essere avviato il dibattito parlamentare per irrobustire il testo e fare in modo che sia il più condivisibile possibile”.

Punti cruciali da affrontare, secondo Legnini, sono: “il passaggio tra emergenza e ricostruzione; le strutture, le professionalità della ricostruzione; le procedure standardizzate, le più semplici, e tutte le deroghe di cui dispone il sistema di Protezione civile; il rapporto tra ricostruzione e sviluppo; fare un ragionamento approfondito sui superbonus applicati alle ricostruzioni. Al di là delle polemiche di queste settimane occorre orientare il superbonus verso la sicurezza sismica, verso l’efficienza energetica, ma tenendo conto della diversità dei due obiettivi”.

“Ha ragione il ministro” della Protezione civile Nello Musumeci “a porsi un obiettivo di durata massima” per la ricostruzione, “ma quell’obiettivo si può perseguire se si risolve l’abbattimento del tempo necessario per avviare la ricostruzione. Ormai costituisce storia consolidata: occorrono quasi sempre tre, quattro o cinque anni per avviare la ricostruzione e questo accade perché mancano procedure predefinite, manca una struttura centrale e strutture professionali già formate di cui c’è bisogno capaci di dare il via alla ricostruzione dopo sei mesi”.