Roma, 19 set. (askanews) – Dalla seduta di oggi alla camera dei deputati spagnoli sarà possibile intervenire in basco, catalano e galiziano. L’introduzione della norma sulle cosidette ‘lingue co-ufficiali’ scatena però la reazione dell’ultradestra di Vox che per protesta ha abbandonato l’aula.
I deputati di Vox hanno lasciato l’aula del Congresso dei Deputati dopo che il deputato socialista José Ramón Gómez Besteiro ha parlato in galiziano durante una parte del suo intervento. “Stiamo assistendo a un’esaltazione della divisione, dello scontro”, ha affermato la parlamentare di Vox María José Millán nelle dichiarazioni ai media del Congresso. Besteiro ha utilizzato il galiziano nella prima sessione plenaria della XV legislatura, nella quale si approverà l’uso delle lingue coufficiali nella Camera bassa e nella quale i deputati potranno ora parlare in catalano, basco e galiziano.
Il leader dell’ERC (la sinistra catalana), Oriol Junqueras, ha definito quella di martedì una “giornata storica” per le istituzioni spagnole e ha detto che per la “prima volta milioni di cittadini” si “sentiranno rappresentati nella propria lingua”. “Dopo molti anni, molti, molti anni di lavoro, ora è possibile parlare catalano al Congresso così come è possibile farlo alle Nazioni Unite”, ha osservato.
Interrogato sulla discussione del Consiglio Affari generali a Bruxelles sulla proposta spagnola di convertire il catalano, il basco e il galiziano in lingue ufficiali dell’Unione europea, Junqueras ha inoltre affermato che sarebbe “poco logico” se “il catalano non potesse essere parlato anche nel Parlamento Europeo”, poiché la lingua catalana conta “più parlanti di 12 delle lingue attualmente ufficiali in quella istituzione”.
Con fonte servimedia