Roma, 19 set. (askanews) – “La festa dei figli non è affatto un residuo nostalgico o una festa ideologica, la mia proposta di legge coinvolge tutti i cittadini residenti del Lazio, senza distinzioni, esalta e esorta i giovani verso modelli positivi, è una festa come tante, come la Festa dei Nonni, istituita con legge dello Stato che prevede il premio per i nonni dell’anno. Oggi i nostri giovani guardano Gomorra, si schiantano con le macchine per fare i video social, ambiscono al successo per avere il maggior numero di follower ma di fatto hanno vite spesso vuote, vanno di moda le baby gang, però attenzione, i giovani non sono solo questo, ci sono giovani meritevoli, esistono modelli positivi”. Così Orlando Angelo Tripodi (Lega), in una nota, al termine della commissione Affari costituzionali del Consiglio regionale del Lazio.
“La mia legge – prosegue – va in questa direzione, festeggiare i figli e premiare quelli che si sono contraddistinti in ambito sociale, assistenziale, economico, sanitario oppure legato alla sicurezza. I giovani sono il nostro futuro, la nostra forza, non possiamo parlarne sempre e solo in senso negativo. Voglio invertire questa tendenza. Chi stabilirà il destinatario del premio sarà una apposita commissione, la pl prevede il finanziamento di 50mila euro per borse di studio e voucher per iscriversi a corsi professionali. La Festa dei figli esiste già in ben 13 comuni d’Italia, votata all’unanimità, il primo comune a istituzionalizzarla è stato Latiano, in provincia di Brindisi, la più recente nel comune di Ascoli Piceno, nel Lazio è stata istituita nei Comuni di Grottaferrata, Guidonia, Montecelio, per non parlare del ddl in attesa di discussione a livello nazionale. Sono soddisfatto, il 26 settembre come richiesto anche dall’opposizione, faremo le audizioni con associazioni ed esperti, a cominciare dall’ideatore della Festa dei figli, il fondatore dell’associazione I love Papà, Giorgio Ceccarelli e Zvedo Lilia, coordinatrice regionale diritti dell’infanzia e politiche giovanili”.