Papa: siamo nella morsa di una terza guerra mondiale, e con la minaccia nucleare – askanews.it

Papa: siamo nella morsa di una terza guerra mondiale, e con la minaccia nucleare

  In pericolo anche consenso a proibizione armi chimiche
Set 19, 2023

Città del Vaticano, 19 set. (askanews) – “Il nostro mondo continua ad essere nella morsa di una terza guerra mondiale combattuta poco alla volta e, nel tragico caso del conflitto in Ucraina, non senza la minaccia di ricorrere alle armi nucleari”. A mettere in guardia dai rischi che il mondo sta correndo con le tante situazioni di conflitto in corso, in primis in Ucraina, è Papa Francesco. In un messaggio inviato oggi al Cardinale Peter Turkson, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, in occasione del Convegno sull’enciclica “Pacem in Terris” che si sta tenendo in Vaticano, il Papa ha definito “quanto mai opportuna” la conferenza, sul documento di Papa Giovanni XXIII visto che “il momento attuale assomiglia in modo inquietante al periodo immediatamente precedente alla ‘Pacem in terris’, quando nell’ottobre 1962 – ha ricordato Francesco – la crisi dei missili di Cuba portò il mondo sull’orlo di una diffusa distruzione nucleare” “Purtroppo, negli anni successivi a quella minaccia apocalittica, non solo il numero e la potenza delle armi nucleari sono cresciuti, ma sono aumentate anche altre tecnologie belliche e persino il consenso di lunga data sulla proibizione delle armi chimiche e biologiche è in pericolo”, ha fatto notare.

“Oggi più che mai, l’ammonimento profetico di Papa Giovanni secondo cui, alla luce della terrificante forza distruttiva delle armi moderne, è ancora più evidente che ‘le relazioni tra gli Stati, come tra gli individui, devono essere regolate non dalla forza armata, ma secondo i principi della retta ragione: i principi, cioè, della verità, della giustizia e della cooperazione vigorosa e sincera’”.

Francesco ha, quindi, auspicato che il convegno odierno produca una “disciplinata riflessione etica sui gravi rischi associati al continuo possesso di armi nucleari, sull’urgente necessità di un rinnovato progresso nel disarmo e sullo sviluppo di iniziative per la costruzione della pace. Ho dichiarato altrove la mia convinzione che – ha quindi ripetuto – l’uso dell’energia atomica per scopi bellici è immorale, così come è immorale il possesso di armi nucleari”.

Ma il Papa non ha dimenticato di esprimere le sue preoccupazioni per “i problemi etici sempre più urgenti sollevati dall’uso nella guerra contemporanea delle cosiddette ‘armi convenzionali’, che dovrebbero essere utilizzate soltanto a scopo difensivo e non dirette ad obiettivi civili. Spero che una riflessione approfondita su questo tema porti ad un consenso sul fatto che tali armi, – ha concluso Papa Francesco – con il loro immenso potere distruttivo, non saranno impiegate in modo da provocare ‘lesioni superflue o sofferenze inutili’, per usare le parole della Dichiarazione di San Pietroburgo. I principi umanitari che hanno ispirato queste parole, fondati sulla tradizione dello ‘ius gentium’, rimangono validi oggi come quando sono stati scritti per la prima volta, oltre centocinquanta anni fa”.