Roma, 19 set. (askanews) – “A Torino la situazione è al limite, ci era stato chiesto dalla prefettura di mettere a disposizione una struttura comunale, per pochi giorni e per poche persone. Ma ora siamo alla saturazione”. E’ quanto afferma in una intervista al Corriere della Sera il sindaco Pd di Torino Stefano Lo Russo a proposito della richiesta di aiuto al ministro della Difesa Guido Crosetto sull’emergenza migranti.
“Io e i miei colleghi ci troviamo tutti i giorni a gestire situazioni di grande difficoltà, e siamo abituati a guardare ai problemi innanzitutto con pragmatismo. Per questo ho chiesto aiuto al ministro Crosetto, domandandogli di mettere a disposizione gli spazi del demanio militare attualmente vuoti, anche per risolvere il problema dell’ufficio stranieri della nostra Questura, che si trova in estrema difficoltà”. Lo Russo non condivide la scelta del governo Meloni di creare grandi centri per il rimpatri: “Penso che occorrano piccole accoglienze distribuite sul territorio. La politica dei grandi campi di norma non produce una gestione sostenibile. Il tema dell’immigrazione non può essere trattato usando sempre la logica dell’emergenza. Siamo in queste condizioni da trent’anni”.
Il sindaco di Torino propone “flussi regolari” ma anche “una visione di lungo periodo per affrontare la questione demografica e le sue conseguenze economiche. Oltre al sostegno alla natalità è arrivato il momento di avviare la regolarizzazione dei migranti che sono in Italia da tantissimi anni”, “a Torino, su 118 mila under 18, rappresentano quasi il 25%. Eppure, per ottenere la cittadinanza questi bambini, che studiano Dante, Petrarca e il Risorgimento, ci mettono anni. Ecco perché io sono un convinto sostenitore dello ius scholae”.