Milano, 19 set. (askanews) – Nel giro di 4 settimane, i ricoveri in area medica per Covid sono più che triplicati: secondo quanto riferito dalla Fondazione Gimbe, dopo aver raggiunto il minimo (697) il 16 luglio, i posti letto occupati hanno raggiunto quota 2.378), mentre in terapia intensiva dal minimo (18) del 21 luglio sono saliti a quota 76. Rispettivamente i tassi nazionali di occupazione sono del 3,8% e dello 0,9%.
“Se in terapia intensiva – commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – i numeri sono veramente esigui dimostrando che oggi l’infezione da Sars-CoV-2 solo raramente determina quadri severi, l’incremento dei posti letto occupati in area medica conferma che nelle persone anziane, fragili e con patologie multiple può aggravare lo stato di salute richiedendo ospedalizzazione e/o peggiorando la prognosi delle malattie concomitanti”.
Il tasso di ospedalizzazione in area medica cresce con l’aumentare dell’età: in particolare, passa da 17 per milione di abitanti nella fascia 60-69 anni a 37 per milione di abitanti nella fascia 70-79 anni, a 97 per milione di abitanti nella fascia 80-89 anni e a 145 per milione di abitanti negli over 90.