Roma, 19 set. (askanews) – È “scontro” alla Pisana sulla proposta di legge regionale che istituisce la Festa regionale dei figli, l’iniziativa del consigliere regionale del Lazio per la Lega Orlando Tripodi. Presentata oggi in I commissione – affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia – presieduta da Flavio Cera, la proposta è stata illustrata dal consigliere leghista che ha spiegato come questa iniziativa legislativa preveda anche l’istituzione di un premio con uno stanziamento di 50 mila euro.
Ferma l’opposizione annunciata da Valerio Novelli del Movimento 5 stelle, che ha spiegato come l’iniziativa, oltre che non urgente in questa fase sia discutibile per la sua impostazione ideologica e anche vagamente discriminatoria in favore dei figli di famiglie tradizionali, quale si evincerebbe a suo avviso specialmente dalla premessa all’articolato della proposta di legge. Al contrario, favorevoli alla proposta si sono dette le consigliere di Fratelli d’Italia Maria Chiara Iannarelli ed Eleonora Berni, vice presidente della commissione: in particolare, per la prima questa proposta non è estranea alla più generale tematica del disagio giovanile, mentre la seconda ritiene che questo provvedimento riporti giustamente al centro dell’attenzione il tema della natalità.
Sugli aspetti discriminatori della proposta di legge ha invece insistito la consigliera Eleonora Mattia del PD, che ha comunque espresso le sue riserve anche sulla parte introduttiva del testo. Mattia considera discriminatoria l’idea stessa di un premio che vada a un figlio piuttosto che ad altri. E un “botta e risposta” sta coinvolgendo nelle ultime ore Mattia e Tripodi. “La consigliera Mattia dà un’interpretazione tutta sua alla mia proposta di legge per istituire la Festa regionale dei figli che intende premiare chi tra loro si è distinto in ambito sociale, assistenziale, economico, sanitario oppure legato alla sicurezza. A stupirmi non è la sua opposizione a prescindere a cui ci ha abituati da quando è all’opposizione, piuttosto, trovo pretestuoso il paventato pericolo che premiare ragazzi e ragazze che potrebbero avere fratelli o sorelle fragili o disabili sarebbe discriminante per quest’ultimi. Se dovessimo ragionare così, per lo stesso motivo non si potrebbe premiare un atleta, uno studente o qualunque giovane meritevole” ha spiegato l’esponente della Lega ricordando: “Il premio di cui propongo l’istituzione consiste nel conferimento di una borsa di studio o nell’attribuzione di un voucher per un corso di formazione professionale e che le province e comuni del Lazio, in occasione di tale festa, possono promuovere iniziative per la valorizzazione del ruolo dei figli all’interno delle famiglie e nella società, ovviamente, nell’ambito delle loro competenze. Non trovo nulla di sconveniente in tutto questo, e alla richiesta di ascoltare pedagoghi e sociologi in merito non mi opporrò di certo. Credo fortemente nella bontà della mia proposta e sarò ben lieto di accettare suggerimenti che possano concorrere a migliorare il testo della proposta di legge e stimolare riflessioni sul ruolo dei figli nella famiglia, purché siano propositivi e non mascherati con argomenti infondati o pretestuosi”.