Roma, 17 set. (askanews) – L’Europa aumenterà il “sostegno per trasferire i migranti fuori dall’isola di Lampedusa”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: in visita nell’isola di Lampedusa dopo aver raccolto l’invito del presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, ha illustrato il secondo di un piano d’azione in dieci punti per fronteggiare l’emergenza.
“Vorrei presentarvi un piano di azione in dieci punti, prima di tutto offrire il sostegno all’Italia attraverso la Commissione europea e attraverso l’agenzia per l’asilo europeo e anche Frontex per affrontare la crisi nell’immediatezza”, ha detto durante la conferenza stampa congiunta in aeroporto, “Questo per gestire al meglio il numero dei migranti: possono aiutare con la registrazione di chi arriva, registrando anche le impronte digitali”.
Il secondo punto, ha spiegato von der Leyen, “è che aumenteremo il nostro sostegno per trasferire i migranti fuori dall’isola di Lampedusa e chiediamo agli altri Stati membri – li esortiamo – a utilizzare il meccanismo volontario e solidale per trasferire i migranti fuori dall’Italia”. Il terzo punto “è che vogliamo offrire il sostegno di Frontex per garantire una rapido ritorno dei migranti nel loro Paesi d’origine se non hanno titolo per ricevere l’asilo: quelli che non hanno diritto all’asilo non possono rimanere nell’Unione europea, parleremo poi con i Paesi di origine per facilitare questo processo e manderò il vice presidente Margaritis Schinas a negoziare e a parlare con i Paesi di origine”.
Secondo Von der Leyen, “dobbiamo migliorare i nostri sforzi per combattere contro i trafficanti di esseri umani, dobbiamo unire le forze con i Paesi d’origine, con i Paesi di transito per portare avanti un giro di vite su questo giro d’affari così brutale. Abbiamo bisogno di un approccio doppio – magari Frontex e Unione Europea – per parlare con la Tunisia per studiare meglio quali sono queste rotte. E la nostra legislazione deve essere aggiornata per poter affrontare il problema degli scafisti”.
“Dobbiamo migliorare – il quinto punto illustrato dalla presidente della Commissione europea – la sorveglianza navale e aerea e lo faremo attraverso Frontex: credo che sia importante esplorare le opzioni per estendere le esistenti missioni navali nel Mediterraneo e se necessario lavorare su nuove. Oltre a migliorare l’equipaggiamento della Guardia costiera tunisina”. “Il sesto punto è agire contro le strutture logistiche dei trafficanti e per questo abbiamo bisogno della collaborazione delle autorità italiane per rimuovere e distruggere tutte le imbarcazioni che vengono recuperate”, ha aggiunto Von der Leyen, “Il settimo punto di questo piano è che l’Agenzia europea per l’asilo deve essere pronta per migliorare il sostegno da dare all’Italia per accelerare le procedure per la richiesta di asilo: è importante respingere quelle domande che non rispettano i requisiti richiesti. Quelli che non hanno il titolo per ricevere l’asilo, devono ritornare nel Paese d’origine”.
Secondo la presidente della Commissione europea (ottavo punto) “le misure più efficaci per lottare contro gli scafisti e i trafficanti sono dei corridoi umanitari e dei percorsi legali: vogliamo offrire ai migranti delle vere alternative attraverso questi corridoi umanitari perché è importante spezzare il circolo vizioso della narrativa dei trafficanti”.
C’è “una cosa che è certa”, secondo Von der Leyen, “meglio applichiamo una migrazione legale, più severi e rigidi possiamo essere con gli immigrati illegali. E questo ci porta al nono punto, ovvero migliorare la cooperazione con l’Oim e l’Unhcr per migliorare la sicurezza di queste rotte dei migranti e per assistere e offrire rimpatri volontari”. L’ultimo punto, ha sottolineato, “consiste nel lavoro con la Tunisia per l’attuazione dell’Ufficio internazionale per i migranti dando vita a nuovi progetti e allo stanziamento di fondi per la Tunisia”.
“Sono venuta qui a Lampedusa”, ha concluso la presidente della Commissione europea, “per dire a tutti voi ancora una volta che la migrazione è una sfida europea e richiede una risposta e una soluzione europea. Ed è attraverso le azioni concrete che porteremo dei cambiamenti sul terreno ed è solo attraverso la solidarietà e l’unità che possiamo raggiungere questo obiettivo. E potete contare sull’Unione europea!”.