Da “Cheese” parte il movimento per la tutela dei prati stabili – askanews.it

Da “Cheese” parte il movimento per la tutela dei prati stabili

Manifesto promosso da 30 enti di ricerca e realtà della società civile
Set 17, 2023

Milano, 17 set. (askanews) – “Tutelare i formaggi che nascono dai prati stabili e dai pascoli è una dichiarazione d’amore per il futuro, perché queste produzioni lattiero-casearie possono dare risposte importanti alle questioni ambientali, sociali ed economiche che tutti ci troviamo di fronte”. Con queste parole pronunciate alla 14esima edizione di “Cheese” a Bra (Cuneo), la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini, ha lanciato il manifesto “Salviamo i prati stabili, i pascoli e i pastori”, messo a punto da oltre 30 tra enti di ricerca e organizzazioni della società civile.

“I prati stabili riflettono il perfetto equilibrio tra natura ed esseri umani, tra rispetto dell’ambiente e produzione, sono importanti serbatoi di carbonio, oasi di biodiversità, argini al dissesto idrogeologico, ma stanno scomparendo, in montagna per l’avanzare del bosco e in pianura per la cementificazione e l’agricoltura intensiva” ricorda Slow Food, spiegando che “i prati stabili non sono arati, seminati, trattati con la chimica di sintesi ma non sono neppure selvatici, e devono essere gestiti con attenzione e competenza perché fanno parte di un delicato sistema agro-silvo-pastorale che vede protagonisti uomo e animali e al cui centro ci sono i pastori, che si occupano dei pascoli, della fienagione, che vivono la montagna”.

Pastori che hanno però bisogno di contare su un reddito sufficiente: “La politica ha il dovere di sostenere chi lavora bene, i comportamenti virtuosi devono essere retribuiti in modo equo: non si può più parlare di qualità senza pagarla, ripetere che siamo i migliori del mondo e giocare invece al ribasso” ha affermato il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, sottolineando che “il diritto alla qualità spetta a tutti, ma abbiamo il dovere di riconoscere il giusto valore, perché il lavoro che fanno i pastori, in primis, di cura dell’ecosistema e di rivitalizzazione delle zone impropriamente dette marginali, non ha prezzo”.

“Slow Food si impegna nei prossimi anni a mappare i prati stabili italiani e a fornire ai consumatori gli strumenti per riconoscere i prodotti che ne derivano” ha precisato Nappini, concludendo “alle istituzioni chiediamo di rendere accessibili i pascoli ai giovani, migliorando i servizi nelle aree interne, agevolando il loro lavoro”.

Il manifesto è stato consegnato, tra gli altri, al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, e al presidente delle Regione Piemonte, Alberto Cirio, intervenuti all’apertura di “Cheese”, la più importante manifestazione internazionale dedicata ai formaggi a latte crudo che si chiude il 18 settembre.

(segue)