Roma, 15 set. (askanews) – “Sull’energia idroelettrica, che viene prodotta grazie ad acqua e forza di gravità, beni pubblici, delle aree montane, Stato e Regioni devono sciogliere una serie di nodi. Le concessioni scadute e in scadenza verranno prorogate o si faranno le gare? Si farà come per le spiagge con la proroga o no? E quale sarà lo spazio dei territori? Verranno superati da accordi tra Regioni e nuovi o vecchi gestori con project financig? E poi il grande tema di quanto in termini economici i territori beneficiano da grandi e piccoli impianti, dighe e non solo. Per ora pochissimi euro annuì. Unioni montane di Comuni, Consorzi Bim devono poter partecipare alle gare, se si faranno. E devono poter anche realizzare nuovi impianti con le risorse che hanno. In tempi certi, brevi”. Lo afferma Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, a margine dell’inaugurazione della Centrale idroelettrica Edison di Quassolo.
“E poi garantire alle comunità energia a prezzo calmierato, ribaltando storici schemi italiani per cui chi ha gli impianti, ovvero poche imprese private, beneficia di enormi utili, lasciando briciole, secondo leggi degli anni cinquanta, agli enti locali. Chiediamo a Governo e Regioni serie riflessioni sul presente e sul futuro dell’idroelettico. In chiave di Green Communities. Dunque di comunità e non solo della finanza che tutto prende e niente lascia a montagne e Comuni”, conclude.