Milano, 15 set. (askanews) – Bershka riapre nel cuore di Milano: uno dei suoi principali negozi a livello internazionale da oggi è ospitato in un palazzo storico di Corso Vittorio Emanuele offrendo un’esperienza di acquisto tra le più avanzate tecnologicamente. Non solo: a firmare il concept e il progetto di ristrutturazione sono Ellen van Loon e Giulio Margheri, dello studio di architettura Oma, che ha in portfolio edifici come la Fondazione Prada a Milano, la Casa da Música a Porto e la Seattle public library. Il lavoro dello studio è completato dal think tank Amo, che applica il pensiero architettonico a domini diversi.
Disposto su tre piani, il negozio ha una superficie di 1.872 metri quadrati con molteplici punti di accesso ed è il primo a rappresentare il nuovo concept store di Bershka. Basato su uno studio condotto da Amo, combina l’esperienza di acquisto online e fisica in un unico spazio, integrando diversi percorsi alla luce di uno shopping sempre più diversificato (alcuni clienti acquistano i capi online e li ritirano in negozio, altri provano i vestiti in negozio e poi li acquistano online, e molti restituiscono in negozio i loro acquisti online).
Gli spazi sono progettati considerando diverse “velocità” di esperienza, da quella lenta e coinvolgente a quella veloce e autonoma, consentendo di regolare il flusso e i livelli di interazione all’interno del negozio.
Una delle caratteristiche più innovative del negozio sono le fitting lounge, camerini collettivi in cui i clienti possono provare i capi in gruppo (fino a quattro persone), all’interno di quattro stanze diverse, in un ambiente interattivo, incentrato sulla condivisione dell’esperienza di acquisto sui social network. I camerini sono dotati di un sistema di riconoscimento dei capi che sfrutta la tecnologia Rfid, sistema di tag a radiofrequenza che consente il riconoscimento di più capi attraverso un lettore apposito. Le persone possono richiedere altre taglie o stili con un semplice tocco sul touch screen, oppure scoprire diverse ispirazioni di outfit. E novità, possono prenotare in anticipo il camerino in loco tramite e-mail.
Fast Fitting invece è l’area camerini situata al terzo piano con riconoscimento dei capi tramite sistema Rfid, che rileva il numero di capi quando si entra o si esce dall’area camerini, offrendo ai clienti una maggiore autonomia nella scelta degli acquisti.
La multifunctional lounge è invece uno spazio per interagire e rilassarsi con contenuti digitali mostrati su un grande schermo a Led. Ci sono poi il fast checkout, con punti di ingresso e di uscita separati e autonomia di acquisto per i clienti, lo slow checkout, il tradizionale punto di pagamento del negozio gestito dal personale Bershka, uno degli spazi più caratteristici realizzato in resina rosa, il click & collect, un punto di ritiro degli ordini online, che offre un servizio di ritiro dei pacchi di articoli acquistati online. Infine l’online returns, un innovativo sistema di restituzione degli ordini online che consente ai clienti di restituire gli acquisti in modo autonomo.
Si parlava all’inizio di innovazione tecnologica: Bershka in questo store lancia la digital fitting room, camerini esclusivi in cui i clienti possono provare le ultime tendenze della moda digitale attraverso la realtà aumentata (AR) e generare contenuti su misura da condividere sulle piattaforme social. I design dei nuovi filtri sono stati creati da Bershka attraverso la realtà aumentata di Snapchat e sviluppati da DressX, una delle aziende leader nell’universo della moda digitale.
Tecnologia e moda poi si uniscono con Bershka wearable art, la collezione phygital che include elementi virtuali su capi fisici. Le cinque grafiche della collezione prenderanno vita attraverso la realtà aumentata: basta scansionare il codice QR presente sui capi, puntare la fotocamera del cellulare sulla stampa e vedere come prende vita attraverso Instagram.