Roma, 13 set. (askanews) – I sistemi di supporto vitale della Terra sono stati così danneggiati che il pianeta è “ben al di fuori dello spazio operativo sicuro per l’umanità”. Lo spiega un nuovo studio condotto da 29 scienziati provenienti da otto paesi diversi e pubblicato sulla rivista “Science Advances”.
I limiti planetari superati riguardano il cambiamento climatico, l’integrità della biosfera, il cambiamento nell’uso del territorio, l’uso dell’acqua dolce, il flusso biogeochimico e l’introduzione di nuove entità. Al contrario, i limiti dell’acidificazione degli oceani, dell’accumulo di aerosol nell’atmosfera e della riduzione dell’ozono stratosferico non sono ancora stati superati.
Secondo gli scienziati sei “confini planetari” su nove sono stati superati a causa dell’inquinamento causato dall’uomo e della distruzione della natura. I confini planetari sono i limiti oltre i quali i principali sistemi globali, come il clima, l’acqua e la diversità della fauna selvatica, e la loro capacità di mantenere un pianeta sano sono in serio pericolo.
Gli scienziati hanno affermato che la scoperta “più preoccupante” è stata che tutti e quattro i confini biologici, che coprono il mondo vivente, sono al, o vicini al, livello di rischio più alto. I confini planetari non sono punti di svolta irreversibili oltre i quali si verifica un improvviso e grave deterioramento, hanno sottolineato gli scienziati, ma punti oltre i quali i rischi di cambiamenti fondamentali nei sistemi di supporto vitale fisico, biologico e chimico della Terra aumentano in modo significativo. I confini planetari sono stati ideati per la prima volta nel 2009 e aggiornati nel 2015, quando se ne potevano valutare solo sette.