Roma, Orchestre a Campidoglio: abbandonate la musica classica – askanews.it

Roma, Orchestre a Campidoglio: abbandonate la musica classica

Chiesto incontro urgente ad assessore Gotor
Set 12, 2023

Roma, 12 set. (askanews) – Un incontro “con urgenza” all’assessore capitolino alla Cultura Miguel Gotor “per verificare, al di là di dichiarazioni di vicinanza da sempre offerte, le intenzioni reali della Giunta comunale e appurare una volta per tutte se l’Amministrazione intende sostenere i giovani artisti e gli enti che, sempre con più fatica, si impegnano nel repertorio classico”. Lo chiedono Roma Tre Orchestra, Roma Sinfonietta e Frequenze&Armonici che, in una nota congiunta, denunciano che “sono state recentemente pubblicate le assegnazioni relative al bando di sostegno allo spettacolo nelle periferie e, con grande disappunto, ci troviamo a denunciare l’abbandono del settore musicale ‘classico’ da parte di Roma Capitale”.

a scelta di non finanziare nessuna delle tre realtà capitoline “reitera – rilevano nella nota – quanto fatto con Estate Romana, dove per il 2023 e il 2024 è praticamente assente ogni proposta culturale musicale ‘classica’. L’esclusione di istituzioni musicali della città sia storiche che più recenti – sottolinea la nota – ma estremamente attive rischia tra l’altro di relegare la produzione classica quasi esclusivamente all’ambito religioso”.

Le commissioni giudicatrici, continuano le tre realtà romane, “si muovono con indipendenza, ovviamente, ma altrettanto ovviamente si devono attenere a bandi dove sembra che non sia possibile fare musica classica ‘e basta’ senza bisogno di compromessi, di acrobatiche commistioni con altri generi, o contaminazioni che la rendano falsamente più appetibile. La situazione attuale ci dice invece che l’asserito impegno delle istituzioni comunali destinate a proteggere e promuovere la cultura, nella fattispecie quella musicale ‘classica’ non assolvono del tutto a questa funzione”. Visto che, concludono le realtà “a oggi, davvero poche briciole sono state assegnate per il 2023 e il 2024 a tutto un intero settore culturale”, la richiesta di chiarimenti è rivolta a Palazzo Senatorio.