Roma, 12 set. (askanews) – Il bilancio delle vittime delle inondazioni nell’est della Libia ha superato i 2mila morti, mentre altre migliaia di persone risultano disperse.
La Mezzaluna Rossa di Bengasi ha dichiarato che le inondazioni hanno provocato la morte di almeno 150 persone nella città di Derna. “Il numero delle vittime a Derna ha superato le 2mila persone, mentre diverse migliaia sono disperse”, ha dichiarato Hamad all’emittente libica al Masar. “Il Governo italiano segue con attenzione le conseguenze delle alluvioni in Libia. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti da inviare subito al popolo libico. Al momento non ci risultano italiani coinvolti”. E’ quanto ha scritto ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X. Le piogge torrenziali e le inondazioni in Libia hanno causato un numero “enorme” di morti, che si potrebbe stimare in migliaia, ha affermato oggi un funzionario
della Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC). Il bilancio resta incerto, ha detto Tamer Ramadan durante una conferenza stampa dell’Onu a Ginevra. “Non abbiamo cifre definitive” per il momento, ha precisato, ma “il numero dei dispersi è vicino a 10.000”. Circa un quarto della città di Derna, nella Libia orientale, è stata rasa al suolo dalle inondazioni dopo la rottura di una diga durante una tempesta, e più di 1.000 corpi sono già stati ritrovati, ha riferito da parte sua un ministro dell’amministrazione che controlla l’est del Paese. “Sto tornando da Derna. La situazione è terribile. I corpi giacciono ovunque, nel mare, nelle valli, sotto gli edifici”, ha detto telefonicamente alla Reuters Hichem Chkiouat, ministro dell’Aviazione civile e membro del comitato di emergenza. “Il numero di corpi trovati a Derna è pari a più di 1.000”, ha sottolineato. Ma le autorità locali si attendono che il bilancio finale sia “molto pesante”. “Non esagero quando dico che il 25% della città è scomparso. Molti edifici sono crollati”, ha
precisato.
della Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (IFRC). Il bilancio resta incerto, ha detto Tamer Ramadan durante una conferenza stampa dell’Onu a Ginevra. “Non abbiamo cifre definitive” per il momento, ha precisato, ma “il numero dei dispersi è vicino a 10.000”. Circa un quarto della città di Derna, nella Libia orientale, è stata rasa al suolo dalle inondazioni dopo la rottura di una diga durante una tempesta, e più di 1.000 corpi sono già stati ritrovati, ha riferito da parte sua un ministro dell’amministrazione che controlla l’est del Paese. “Sto tornando da Derna. La situazione è terribile. I corpi giacciono ovunque, nel mare, nelle valli, sotto gli edifici”, ha detto telefonicamente alla Reuters Hichem Chkiouat, ministro dell’Aviazione civile e membro del comitato di emergenza. “Il numero di corpi trovati a Derna è pari a più di 1.000”, ha sottolineato. Ma le autorità locali si attendono che il bilancio finale sia “molto pesante”. “Non esagero quando dico che il 25% della città è scomparso. Molti edifici sono crollati”, ha
precisato.