Roma, 12 set. (askanews) – In occasione del centesimo anniversario della nascita di Italo Calvino l’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera presenta “Le città invisibii”.
L’uso del metallo come supporto, caratteristico dell’opera di Aldo Bertolini, così come le colorate planimetrie di Laudomia, Despina, Tamara, Ersilia, fatte di forme frastagliate, di segni e tagli, di sentieri percorsi dall’immaginario altro non sono che i corpi visibili generati dall’ordine della creatività, l’epifania di un mondo altro, tutto interiore, meravigliosamente condivisibile attraverso i mezzi propri della pittura. Aldo Bertolini.
Nato a Salsomaggiore nel 1951, ha vissuto e operato principalmente a Roma. Dal 2011 vive a Monaco di Baviera.
Nel 2001 è uno dei fondatori del Gruppo “I Diagonali” con Bruno Aller e Marisa Facchinetti, con i quali ancora collabora, e della Galleria “Arte e Pensieri”, con sede a Roma.
Collabora con Maestri come Luigi Boille, Achille Pace, Teodosio Magnoni e molti altri. Partecipa a numerosissime mostre in Italia, U.S.A. (collaborando anche con gli Istituti Italiani di Cultura di New York e San Francisco), Cina e vari Paesi europei. Le sue opere si trovano, oltre che alla Collezione Farnesina (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale) in Roma, in diverse collezioni pubbliche e private (Università Tor Vergata Roma, Fordham University NYC, Collezione Albornoz Spoleto, Akron University Ohio USA, Fondazione Lagostina, GAM Spoleto, MACTE Termoli, MAC Gibellina, ecc.).