Roma, Patanè: verso contratto di servizio Atac entro gennaio 2024 – askanews.it

Roma, Patanè: verso contratto di servizio Atac entro gennaio 2024

Taglio ai costi del 20% entro 2027, ricavi +10%
Set 5, 2023

Roma, 5 set. (askanews) – Con l’affidamento in house l’amministrazione punta a approvare il nuovo contratto di servizio per l’azienda partecipata di trasporto pubblico locale Atac, “sperando che le cose siano veloci, entro gennaio 2024” e un miglioramento del trasporto pubblico di superficie e metropolitano “rispetto agli obiettivi attuali di produzione che si attestano a 96 milioni di chilometri per le vetture di superficie e di 44 milioni di chilometri/vettura per le metropolitane”. Lo ha reso noto l’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè nel corso dell’audizione con le commissioni capitoline congiunte Mobilità e Bilancio, presiedute rispettivamente dai consiglieri dem Giovanni Zannola e Giulia Tempesta.

Nel triennio 2025-2027, “con l’affidamento in house si punta a migliorare la produzione dei mezzi di superfice dai 96 del 2024 ai 99 milioni di chilometri/vettura, e quella delle metropolitane di oltre il 40%: con l’apertura della tratta della linea C San Giovanni-Colosseo, si passerà dagli attuali 44,1 milioni di chilometri/vettura a 62,3 mln di chilometri l’anno”, ha aggiunto l’assessore. La produzione complessiva delle vetture per chilometro, ha spiegato Patanè, nelle previsioni del Comune “crescerà da da 140 a 161 milioni di chilometri.

Tra gli obiettivi che il nuovo affidatario dovrà raggiungere, ha continuato l’assessore “fissiamo una diminuzione dei costi unitari che il Piano economico e finanziario (Pef), che verrà finalizzato dopo l’approvazione di questa delibera, pari al 5% per i servizi di superficie e del 25% per quelli delle metropolitane”. I nuovi costi unitari “saranno inferiori ai costi standard, definiti dal ministero dei Trasporti – ha assicurato Patanè – ma inferiori anche al 2022. In termini reali la riduzione dpvrà essere almeno del 20% tra il 2027 e il 2022. Prevediamo un aumento dei ricavi di almeno il 10% rispetto all’ultimo anno ante Covid (2019), al netto di ogni possibile aumento tariffario”.