Roma, 5 set. (askanews) – L’attività dei servizi in Cina è cresciuta al ritmo più lento ad agosto del 2023. Lo mostra il sondaggio diffuso oggi da Caixin/Standard and Poor’s Global, che colloca l’indice dei responsabili degli acquisti di servizi (PMI) a 51,8 punti rispetto ai 54,1 punti di luglio.
E’ il livello più basso da dicembre dello scorso anno, quando la Cina era ancora impelagata nella crisi Covid-19, gestita con duri lockdown e quindi con un effetto molto pesante sull’economia.
Per l’indice PMI Caixin/S&P Global la soglia dei 50 punti separa l’espansione dalla contrazione dell’attività.
Il dato appare sostanzialmente in linea con il PMI ufficiale dei servizi pubblicato la scorsa settimana, che ha mostrato che il settore ha continuato a tendere al ribasso. Anche il numero record di viaggi in treno e gli incassi stellari al botteghino durante l’estate non sono riusciti a far salire le letture.
Sebbene sia il PMI manifatturiero ufficiale che quello di Caixin abbiano superato le aspettative del mercato e abbiano mostrato un aumento da luglio ad agosto, il rallentamento dell’attività dei servizi continua a pesare sull’economia in un contesto di domanda fiacca e di recessione immobiliare.
Il PMI composito Caixin/S&P, che comprende sia l’attività manifatturiera che quella dei servizi, è sceso a 51,7 da 51,9 di luglio, segnando l’ottavo mese consecutivo di espansione, sebbene il più debole da gennaio.
Pechino ha varato una serie di misure negli ultimi mesi per rilanciare la crescita, con la banca centrale e il principale regolatore finanziario la scorsa settimana che hanno allentato alcune regole sui prestiti per aiutare gli acquirenti di case.
Secondo il PMI dei servizi Caixin, l’aumento dei nuovi ordini nel settore dei servizi è stato inferiore alla media osservata fino ad oggi per il 2023, in parte a causa della domanda estera più debole. La fiducia delle imprese per le prospettive a 12 mesi ha raggiunto il livello più basso su nove mesi.