Firenze, 4 set. (askanews) – “La vendemmia in Toscana è in calo tra il 10 e il 20% per gli attacchi della peronospora, più evidenti nel fondovalle rispetto alle zone collinari ed alla fascia litoranea. La qualità dei vini resta elevata sebbene occorrerà aspettare la fine del mese di settembre per un quadro definitivo ed anche se i viticoltori sono in sofferenza per il costo dei trattamenti e delle materie prime. Oltre a questo, mancano almeno 5mila addetti rispetto a due anni fa”. A dirlo è Francesco Colpizzi, presidente Federazione Vino Confagricoltura Toscana, che tratteggia un quadro quantomeno problematico.
“La vendemmia – ricorda – è iniziata da una decina di giorni con le varietà più precoci, mentre adesso stanno cominciando con il Merlot, partendo dalle zone più costiere e risalendo verso l’interno. Le piogge ripetute dei mesi primaverili hanno favorito il proliferare del fungo che attacca le foglie della vite e i grappoli. E’ un danno quantitativo, non qualitativo, ma il costo dei trattamenti incide moltissimo sui bilanci”.