A Positano si premia la danza, antidoto di persecuzioni e guerra – askanews.it

A Positano si premia la danza, antidoto di persecuzioni e guerra

Valente: Diop e Archer, talenti che hanno superato ogni barriera
Set 4, 2023
Positano (Salerno), 4 set. (askanews) – “Il premio Léonide Massine per l’arte della danza, che quest’anno è giunto alla sua cinquantunesima edizione, ha tagliato il giro di boa dei 50 anni, rappresenta da sempre il riconoscimento più antico del mondo nel suo genere, ispirato e dedicato a due grandissimi artisti russi, uno è Massine e l’altro è Rudolf Nurejev”.

Così Laura Valente ad askanews. Sotto la sua direzione artistica il premio ancora una volta ha incoronato i più grandi talenti del balletto sul prestigioso palco della spiaggia grande di Positano, il cui comune organizza e finanzia interamente l’evento.

Premio alla carriera “Una Vita per la Danza” all’étoile internazionale Luciana Savignano, già “musa” di Maurice Béjart. Ma quest’anno il premio ha cambiato pelle, con i direttori delle più importanti compagnie del mondo (dall’American Ballet all’Opera di Parigi) a decidere il palmares.

“Con una particolare dedizione e vocazione ai talenti che ce l’hanno fatta a superare ogni barriera e pregiudizio. Tra i tanti premiati, ne voglio citare due. Uno è Guillaume Diop, giovanissimo 22enne, di origini senegalesi. Viene dalla periferia di Parigi, fa audizioni da autodidatta, a 19 entra all’Opéra de Paris: è la prima étoile nera nella storia di questa prestigiosa istituzione. L’altro è Clyde Emmanuel Archer, periferia di Brooklyn, un artista che ha fatto del movimento del suo corpo un atto politico, dove rivendica il diritto di tutti a esistere”, afferma.

Per quanto riguarda lo storico gemellaggio con il Prix Benois del Bolshoj/Mosca, a Positano si è deciso di sospendere l’interlocuzione istituzionale, ma anche qui senza discriminare nessuno o rinunciare alla grande tradizione. Anzi, dice Valente, sono i talenti del balletto russo il migliore antidoto alla propaganda e alla guerra. Ma è necessario prendere una posizione.

“L’adesione a un’idea di danza che non contempli persecuzione e guerra”, aggiunge.

Tra i premiati c’è anche Anastasia Hurska del Balletto dell’Opera Nazionale d’Ucraina, fuggita dal suo teatro distrutto dai bombardamenti e accolta in Europa.

Intervista di Cristina Giuliano

Montaggio Linda Verzani

Immagini askanews, Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza (riprese del Premio di Sergio Scoppetta), Internet